Coordinamento imprenditori, dopo il terremoto in Camera di Commercio rimane la spaccatura. Confindustria non ritira le dimissioni, Basso: "Al lavoro per ricucire"

TRENTO. Rimangono molto tesi i rapporti fra le associazioni economiche del Trentino a causa del terremoto avvenuto con la nuova giunta della Camera di Commercio (QUI L'ARTICOLO). Dopo il passo di lato di Giovanni Bort e la decisione di puntare su  Andrea De Zoldo, nell'elezione degli 11 componenti della Giunta camerale il nuovo Consiglio (in carica fino al 2029) ha di fatto escluso dall'organo esecutivo (quello che adotta i provvedimenti per la realizzazione dell'attività camerale, predispone i bilanci e le  relative variazioni) Confindustria e Confesercenti. 

“Quanto accaduto rappresenta una ferita profonda nei rapporti tra le principali associazioni di categoria del Trentino. Auspichiamo si trovi nuovamente la via del dialogo e si ritorni ad un clima collaborativo nell’interesse dell’intera comunità” aveva spiegato il numero uno di Confesercenti Mauro Paissan. E la stessa Confindustria con Fausto Manzana aveva usato parole molto dure. “Spiace rilevare che, nonostante il passo indietro – aveva spiegato - del Presidente uscente Bort per favorire il ricambio, le associazioni che avevano chiesto insistentemente tale cambiamento – tra cui Confindustria Trento – siano state penalizzate con l’esclusione dalla Giunta camerale. Un atteggiamento, questo, che contraddistingue chi si dichiara favorevole al cambiamento purché non sia toccato direttamente. Va precisato che negli ultimi mesi, all’interno del Coordinamento Provinciale Imprenditori, le associazioni avevano condiviso la necessità di un rinnovamento nella governance dell'ente camerale e del rilancio delle sue attività, per il quale il coordinamento aveva anche elaborato un documento programmatico”. 

Ad essere venute meno, secondo Confindustria, sono state “coesione e la coerenza all’interno del Coordinamento”. Per questa ragione, Confindustria Trento  aveva  presentato le dimissioni dallo stesso  Coordinamento. “Un passo doloroso, dal momento che la nostra Associazione aveva contribuito alla riattivazione e al rilancio del Coordinamento nel 2018, ma inevitabile, perché sono stati traditi i principi fondamentali e disattese le decisioni prese collegialmente”. 
Ed è proprio all'interno del Coordinamento imprenditori che nella giornata di ieri il presidente Andrea Basso ha cercato di ricucire, di ritrovare un difficile punto di equilibrio per far rientrare la crisi. Una strada non semplice che per il momento non sembra aver dato i risultati sperati. 

Nella riunione che si è tenuta ieri, infatti, la situazione sembrerebbe essere stata congelata con Confindustria che non ha ritirato le proprie dimissioni e con Confesercenti che, invece, ha tenuto la propria posizione critica. "La situazione è complessa e abbiamo tempo circa tre mesi per riuscire a ricucire. Non ho trovato chiusure e proseguirà il dialogo". 

Il dialogo rimane aperto ma il compito per il presidente del Coordinamento, Andrea Basso, è molto difficile. Intanto ad ottobre  per Confindustria inizierà la guida di Lorenzo Delladio.