Contenuto sponsorizzato

Riparte il mercato immobiliare (+10%). "E' il momento migliore per comperare casa, i prezzi più di così non scendono"

Obiettivo Casa: "In zona Santa Maria mercato bloccato a causa del degrado"

Di Luca Pianesi - 30 settembre 2016 - 08:22

TRENTO. Torna a correre il mercato della casa, magari ancora con un passo un po' claudicante, ma la prospettiva parrebbe essere quella di guardare, finalmente, in avanti. I dati, infatti da qualche mese sembrano indurre finalmente all'ottimismo. Il Crif (il gestore del sistema informazioni creditizie) registra un +12,2% di richieste di mutui da gennaio ad agosto 2016 e un +11,5% tra agosto 2015 e 2016. Le famiglie quindi chiedono nuove risorse e anche i dati dell'agenzia delle entrate sul primo quadrimestre dell'anno fanno segnare un +10,8% di vendite di immobili rispetto allo scorso anno.

 

“Un dato che però non deve indurci nell'errore di pensare di esserci lasciati il peggio alle spalle – ci spiega Severino Rigotti presidente della Fimaa (Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari) del Trentino – perché se lo analizziamo con attenzione vediamo che di queste vendite il 95% riguardano i privati e solo il 5% le imprese. Questo vuol dire che le imprese non cercano. Ci sono troppi immobili invenduti, i locali spesso restano sfitti. Il dato, poi, è riferito al primo quadrimestre dell'anno. A breve avremo i dati del secondo quadrimestre e vedremo se la crescita tiene. La paura è che con il ritorno della stagnazione dell'economia torni a fermarsi anche il mercato della casa”.

 

Intanto però le compravendite tra privati viaggiano. “Chi voleva comprare una casa e aspettava a farlo per trovare la migliore occasione ha capito che adesso è il momento migliore – spiega Andrea Agostini titolare dell'agenzia immobiliare di Trento Obiettivo Casa – perché i prezzi sono arrivati a un punto di caduta tale da non scendere più. Da quest'anno direi che siamo al giro di boa e infatti soprattutto le vendite sono tornate a correre”. E anche in questo senso i dati aiutano a capire il fenomeno.

 

Prima della crisi, nel 2008, un appartamento in Bolghera nuovo costava (dati Guida Casa, libretto immobiliare) dai 4.000 ai 5.000 euro al metro quadro, nel 2014 si era abbassato a 3.800 – 4.500 e quest'anno si è attestato a 3.500 – 4.100. Una vera caduta libera molto più forte, per esempio, di quanto capitato alla zona Stazione che dai 3.500 – 4.100 euro al metro quadro del 2008 è passata ai 3.400 – 4.000 euro del 2014 a un prezzo compreso tra i 3.400 e i 3.800 euro al metro quadro del 2016. E discorso simile si può fare per l'usato. In Bolghera si è passati da 2.500 euro al metro quadro di minimo a 3.500 euro di massimo del 2008 agli attuali 2.300 – 3.000, mentre nella zona Stazione il calo è stato meno forte, dai 2.200 – 2.700 del 2008 a un prezzo compreso tra i 2.000 euro e 2.600 euro al metro quadro.

 

“Grossi problemi invece in questo momento li abbiamo nella zona di Torre Vanga, via della Propositura, Santa Maria – prosegue Agostini – lì la questione degrado e sicurezza stanno bloccando il mercato. Ed è un vero peccato perché sarebbe una delle zone più belle della città, a un passo dal Duomo, ben servita dai mezzi, con esercizi commerciali e la stazione a un passo. Lì sta diventando davvero difficile riuscire a vendere. Mentre vanno sempre di più le zone un tempo considerate periferiche. In molti stanno investendo, per esempio, su Pergine. Con l'apertura della nuova galleria, infatti, si è in città in venti minuti. Lo stesso tempo che ci si impiega a scendere dalla collina, da Povo o Villazzano, solo che i prezzi sono molto inferiori e si riesce a comprare immobili più grandi e magari più nuovi”.

 

A favorire la ripartenza del mercato ci sono anche i piani di incentivi statali e provinciali per le ristrutturazioni. Da un lato ci sono quelli statali confermati negli scorsi giorni anche dal presidente Renzi: “La misura fiscale che consente di intervenire nelle case per l’adeguamento sismico – ha detto- oltre che per l’efficentamento energetico sarà prorogata: chi potrà avrà l’Ecobonus del 65% anche nel 2017”. E poi ci sono i finanziamenti provinciali. Sempre pochi giorni fa è stato per esempio presentato il piano per i condomini, con uno stanziamento, sotto forma di agevolazioni, pari a 1 milione di euro per l'esercizio 2016 che interesserà circa 15 mila edifici del Trentino.

 

Per i condomini sono previste tre tipologie di interventi: diagnosi energetica e verifica dello stato di salute del condominio; progettazione ed assistenza tecnica per la realizzazione degli interventi; abbattimento degli interessi derivanti dalla sottoscrizione di mutui per le spese relative agli interventi. Sull’ultimo punto, la Provincia autonoma di Trento ha sottoscritto con un pool di banche le convenzioni per i mutui riservati ai condomìni. Le agevolazioni sono riservate ai condomini con almeno 5 unità abitative dotati di amministratore e realizzati prima del 1991.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Cronaca
22 gennaio - 09:40
L'incidente è avvenuto ieri e nel pomeriggio sono scattate le ricerche dopo che l'anziano non aveva fatto ritorno a casa
altra montagna
22 gennaio - 06:00
Il primo cittadino di Valbondione, Walter Semperboni, difende il progetto di collegamento dei comprensori sciistici di Colere e Lizzola. Poi [...]
Cronaca
21 gennaio - 12:43
Un giovane ubriaco e molesto al “Maturaball” di Varna, in Alto Adige, è stato sanzionato: per lui scatta il foglio di via [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato