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La Cisl Fp: "Dalla finanziaria 2017 chiediamo più risorse per il pubblico impiego"

Il segretario Dalledonne: "Pronti ad aprire all'innovazione anche nel settore pubblico ma non sottovalutiamo l'aspetto economico. Chiediamo altri finanziamenti per il rinnovo del contratto del pubblico impiego"

Di Cisl Fp Trentino, spazio autogestito - 18 settembre 2016 - 18:37

TRENTO. In occasione del vertice della coalizione di maggioranza di domani lunedì 19 settembre 2016, occasione per il presidente Rossi e la sua Giunta di parlare della Finanziaria 2017, il Segretario Generale della Cisl Fp Tentino Pier Achille Dalledonne, coglie l’occasione per evidenziare quanto di seguito.

 

"L’evidenza ci suggerisce che, a prescindere dalle ineliminabili differenze tra settore pubblico e settore privato, la funzione di rappresentanza, qualunque sia il sistema contrattuale entro il quale chiunque è legittimato a esprimersi, c’è il bisogno di cimentarsi in terreni nuovi. La convergenza tra i due modelli - agognata e mai realizzata in vent’anni d’iper regolazione – può trovare un punto di sintesi nelle strategie di reazione alla crisi. E’ indicativo che l’innovazione abbia rappresentato per la maggior parte di esse la principale risposta alla crisi. Infatti, spinte da una mera logica di sopravvivenza o dalla volontà di acquisire una fetta maggiore di mercato, il 41,8% delle aziende private ha attivato processi di ristrutturazione aziendale.

 

 

E’ altresì vero che la pubblica amministrazione si trova da tanti anni al centro di un progetto di cambiamento strutturale che interessa il livello centrale e locale, ed è irrealistico prescindere da un rinnovamento e dalla valorizzazione dei dipendenti dai quali dipenderà, in ultima istanza, la tenuta del nuovo sistema. Perché se il progetto è di una riforma delle infrastrutture istituzionali in grado di alleggerire l’impianto organizzativo e ridisegnare funzioni e servizi, è quanto mai opportuno mappare, valorizzare e formare, laddove mancanti, le competenze professionali atte a supportare e veicolare in termini produttivi il cambiamento.

 

L’azione di rappresentanza del lavoro pubblico, oggi, deve ripartire da qui: dal dare un volto specifico, un nome, un riconoscimento contrattuale dignitoso a quell’universo poliedrico dei professionisti dei servizi. Lavoratrici e lavoratori che vanno valorizzati e inseriti in forme di organizzazione del lavoro che ne potenzino la produttività, la creatività e la capacità di fare rete, per sviluppare servizi di qualità, in una sana relazione con i territori e le imprese. Il primo passo per attuare tale progetto è riconquistare la piena agibilità dello strumento contrattuale, in tal senso serve un’idea chiara su quale “prodotto-servizio pubblico” si voglia offrire; e la CISL FP Trentino, nel suo agire concreto e capillare è pronta per percorrere la strada dell’innovazione, non come esercizio episodico ed emergenziale, ma come impegno costante e strutturale .

 

Oggi si chiede alle amministrazioni pubbliche di migliorare la qualità del servizio con risorse sempre più scarse, al pari di un’impresa privata soggetta alle turbolenze del mercato, a entrambe le imprese occorre però che siano messe nelle condizioni di operare una ristrutturazione interna con un’adeguata valorizzazione, anche economica dei suoi dipendenti. Ora, con la tornata contrattuale del comparto dei servizi pubblici serve un altro sforzo da parte della Giunta della P.A.T. per chiudere definitivamente il cerchio al tavolo Apran.

 

La Cisl Fp Trentino, ora come in tempi non recenti, ripone la questione al tavolo della Giunta e del Presidente e in particolare attende dalla Finanziaria 2017 altri finanziamenti per il rinnovo del contratto del pubblico impiego. Dalledonne chiude questa comunicazione dichiarando che la Cisl Fp Trentino, quale Federazione responsabile e di forte rappresentanza sindacale dei lavoratori del comparto pubblico è per i processi d’innovazione organizzativa, ma pone anche in maniera chiara e determinata la questione economica. Perché, per incrementare il rendimento del lavoro pubblico, più di quanto riesca a farlo la sola legge, occorre sicuramente anche un adeguato e dignitoso riconoscimento economico dei dipendenti pubblici".

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