Imprenditoria straniera, in regione oltre 3.500 aziende extra-Ue. Corrarati: "Può essere un punto di forza, se standard di qualità"
In fase di conclusione il monitoraggio delle aziende trentine in capo a stranieri. In progetto corsi per informare e formare questi operatori economici, promuovere un'integrazione migliore nella società e nel tessuto economico e evitare una concorrenza non leale sul mercato.
TRENTO. Una realtà melting pot. Il termine "globalizzazione" è stato coniato dagli economisti negli anni '80 e indica un grande mercato senza frontiere dove circolano non solo beni e capitali, ma anche mode e stili. Il Trentino Alto Adige non costituisce un'eccezione e sempre più si colorata di nuove culture e attività commerciali in mano a cittadini stranieri.
Le imprese individuali di immigrati provenienti da Paesi extra europei in Trentino Alto Adige sono 3.557, pari al 5,5% delle 64.753 imprese individuali totali sul territorio regionale e nello specifico secondo i dati di Unioncamere sono 7.608 gli immigrati non comunitari che rivestono cariche: 2.310 sono amministratori di società, 1.465 sono soci, 3.599 sono titolari, 234 rivestono altre cariche.
"Oltre all'attualità contingente, si tratta di un tema da non sottovalutare - spiega Claudio Corrarati, presidente della Cna del Trentino Alto Adige - e stiamo concludendo un lavoro di monitoraggio in Trentino delle società gestite da cittadini immigrati per tre motivi principali: informare e formare questi operatori economici, promuovere un'integrazione migliore nella società e nel tessuto economico e evitare una concorrenza non leale sul mercato, un comportamento spesso frutto anche della scarsa conoscenza delle normative italiane".
I dati di Cna, seppur ancora in fase di ultimazione, mostrano una crescita decisa delle imprese gestite da immigrati, soprattutto nei settori dell'edilizia, della finitura e dei servizi: "Allo stato attuale si parla di una presenza non significativa. Le attività artigianali - spiega Corrarati - in capo a imprenditori stranieri si attestano a 500 società su 13.900 unità. Il passo successivo sarà comunque proporre progetti specifici e corsi di formazione. Non si tratta soltanto di una forma di tutela per le nostre aziende, ma anche rispetto e consapevolezza delle regole e normative del territorio. Le società senza requisiti non devono poter operare, ben vengano invece quelle realtà capaci di rispettare gli standard di qualità".
Il quadro generale, Trentino compreso, vede una forte presenza di asiatici nel commercio e ristorazione, cittadini rumeni, albanesi e misura minore polacchi impegnati nel settore dell'edilizia e della finitura. Fra i servizi invece, come le ditte di pulizia, si vede una predominanza di asiatici (in particolare cinesi), mentre si stanno affacciando anche persone dell'Africa mediterranea.
"Il sistema delle regole in Italia è chiaro e consolidato"- prosegue il presidente . "Un tessuto integrato - continua - sarebbe inoltre un punto di forza per tutti per la crescita economica. E' necessario prestare attenzione a indiani e pakistani nel commercio: tanti ora sono impiegati come dipendenti, ma hanno una capacità imprenditoriale propria della loro cultura e indole. Ci aspettiamo quindi una grande crescita di attività nel prossimo futuro".
In questo contesto si inserisce Cna World, presente tramite Cna-Shv dell’Alto Adige e Cna del Trentino, selezionata tra 10 candidati a rappresentare l’Italia alla Commissione Europea nella Guide Book Evaluation and Analysis of Good Practice in Promoting and Supporting Migrant Entrepreneurship. “Sono 20 le buone pratiche europee ad esser rappresentate all'interno della Guida della Commissione Europea alla promozione e al supporto degli imprenditori immigrati - conclude Claudio Corrarati -. Unica italiana rappresentata, tra le buone pratiche che meglio descrivono i processi di integrazione degli immigrati nel tessuto economico. Individuata dalla Commissione per l’azione di supporto agli imprenditori stranieri a portare avanti il loro business e rafforzare la consapevolezza dell’importante ruolo che ricoprono nell'economia locale anche nella nostra regione. Cna è stata dunque riconosciuta come una delle realtà italiane più rappresentative in tema di imprenditoria straniera”.