"Sporco italiano", la terribile aggressione a Bressanone balza a livello nazionale: "Informato il ministro dell'Interno". Il padre: "Volevano ucciderlo"
La terribile aggressione all'esterno del forum di Bressanone durante la festa dei maturandi. Il 18enne è stato pestato dal branco e apostrofato come "sporco italiano". Il ragazzo ha riportato un trauma cranico, la frattura del setto nasale e la frattura del pavimento orbitario
BRESSANONE. Le immagini sono diventate virali e la vicenda è balzata ben presto a livello nazionale. Dai quotidiani ai telegiornali, desta scalpore la terribile aggressione ai danni di un 18enne da parte del branco. Preso a calci e pugni in faccia mentre era a terra, senza alcuna possibilità. Nessuno li ha fermati e qualcuno era intento a scattarsi dei selfie mentre il ragazzo veniva bollato come "dreckwalscher", "sporco italiano".
I fatti sono avvenuti sabato scorso all'esterno del Forum di Bressanone durante "Maturaball", la festa dei maturandi. Il ragazzo, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe intervenuto per difendere un amico in difficoltà. A quel punto è scattata la terribile aggressione. Il 18enne ha riportato un trauma cranico, la frattura del setto nasale e la frattura del pavimento orbitario.
Il giovane dovrà affrontare due operazioni al naso e all'occhio dal quale non vede più bene. "Per il momento è rientrato dall'ospedale dove è stato ricoverato", spiega il padre del 18enne a Rttr Alto Adige. "Lo colpivano con calci e pugni alla testa con una ferocia inaudita e quando ha cercato di fuggire l'hanno ripreso, urlando 'finiamolo'. Volevano ucciderlo. Grazie alle due persone che lo hanno salvato".
Il deputato di Fratelli d'Italia Alessandro Urzì ha già annunciato di aver portato il caso "all'attenzione del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi".
L'episodio "non può lasciare indifferenti e c'è la necessità di tutte le forze politiche a dichiarare il proprio sdegno e la propria condanna senza se e senza ma", aggiunge Urzì. "Non posso che esprimere gratitudine al padre del ragazzo per il coraggio messo nel denunciare un episodio che non può essere sottovalutato. E fa bene a rifiutare i tentativi da parte di alcuni del branco di rigettare le proprie responsabilità, nelle ore successive all'episodio: anche chi è rimasto con il telefonino acceso a riprendere il pestaggio, con un sottofondo di odio etnico, ha una responsabilità. Lascia allibiti come nel 2025 si manifestino ancora episodi che richiamano le profonde ferite nei rapporti di natura etnica e linguistica contro gli italiani in Alto Adige. Il padre ha chiarito che il ragazzo peraltro vive una sua identità perfettamente trasversale rispetto ai gruppi linguistici del territorio e che quindi l'aggressione con questo insulto antitaliano assume una valenza simbolica ancora più grave perché espressione di un atavico approccio culturale che pensavamo estirpato".
Il capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Affari costituzionali della Camera conclude che "ci aspettiamo prese di posizione che non lascino ambiguità o equivoci nella loro lettura che deve essere di assoluta presa di distanza, non solo dalla violenza fisica, ma anche dalle pregiudiziali anti italiane. Essendo tutto questo avvenuto in un contesto scolastico, durante una festa di maturità, un cosiddetto Maturaball, fra studenti di lingua tedesca, impone anche un profondo esame su quanto permangano questi pregiudizi anti-italiani nell'ambito degli studenti, nei giovanissimi nella scuola e nella società altoatesina".