Smaltimento rifiuto umido, Dolomiti Ambiente si aggiudica due lotti. Padrin: "Grande risultato, si conferma la competitività del Maserot"
Il presidente della Provincia Roberto Padrin: "La gara ha stabilito che la società può lavorare e che l’impianto funziona, nonostante qualcuno avesse sollevato dubbi e polemiche sul lavoro di una società che continuo a ritenere patrimonio dell’intero territorio provinciale, e che adesso è ritenuta tale anche dal mercato"
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BELLUNO. Dolomiti Ambiente s.p.a. si è aggiudicata due lotti della gara per lo smaltimento dei rifiuti umidi raccolti da Bellunum Holding, la società che si occupa della gestione dei rifiuti urbani della provincia di Belluno: nello specifico, quello raccolto nei territori di Belluno, Cortina, Alpago, Longarone e Ponte nelle Alpi. Ad esprimere soddisfazione in merito è il presidente provinciale Roberto Padrin che, nell'occasione, sottolinea l'efficienza dell'impianto di trattamento rifiuti in località Maserot di S. Giustina.
"Si conferma così la competitività del Maserot – dichiara Padrin – non perché lo diciamo noi, non perché i dati del semestrale 2024 sono estremamente buoni, ma perché la gara ha stabilito che la società può lavorare e che l’impianto funziona, nonostante qualcuno avesse sollevato dubbi e polemiche sul lavoro di una società che continuo a ritenere patrimonio dell’intero territorio provinciale, e che adesso è ritenuta tale anche dal mercato. Una piccola società pubblica si dimostra competitiva, con 13 dipendenti e una creazione di lavoro ed economie".
Dopo la puntualizzazione, lo sguardo del presidente Roberto Padrin viene poi lanciato sul futuro: "Mi auguro che adesso, sgomberato il campo dalle polemiche, si possa parlare di sviluppi futuri del territorio senza contrapposizioni ideologiche e orientando l'attenzione al bene delle comunità locali".
Ad esprimere soddisfazione per l'aggiudicazione "dei due lotti, peraltro i più importanti e pesanti tra i quattro messi in gara" è anche l'amministratore unico di Dolomiti Ambiente s.p.a Angelo Smaniotto, che specifica come la società "su 17.260 tonnellate/anno messe a gara ne ha vinte 13.600, pari al 78,8%, con la continuità aziendale che è di fatto assicurata".
"La società ha chiuso l’esercizio 2024 con un risultato importante – conclude Smaniotto – e il valore aggiunto, sociale e ambientale, è l’economia circolare garantita da un impianto che riesce a fare trattamento e smaltimento dell’umido interamente in provincia".