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Lui chiede un ultimo incontro 'chiarificatore' alla ex e quando la vede tenta di ucciderla: gli agenti la salvano in tempo. Aveva volto tumefatto e taglio sul sopracciglio

Voleva lasciarlo perchè violento, ma nel corso di quello che avrebbe dovuto essere l'ultimo incontro chiarificatore, l'uomo ha tentando di ucciderla. La 30enne, brutalmente aggredita dall'ormai ex, è stata trovata nel soggiorno del suo appartamento dagli agenti di Polizia con il volto tumefatto ed un vistoso taglio sull’arcata sopraccigliare sinistra, nonché con evidenti segni su polsi e sul collo riconducibili ad una violenta presa con le mani. "Mi avrebbe uccisa sicuramente", ha riferito agli agenti che l'hanno salvata

Di Martina Capovin - 05 marzo 2025 - 11:11

BOLZANOUna donna che urla disperatamente “mi sta ammazzando”, un uomo che le risponde “stai zitta”. Un violentissima aggressione ai danni di una 30enne, avvenuta in un appartamento del pieno centro di Bolzano nel pomeriggio di ieri, ha reso necessario l'intervento degli Agenti della Squadra “Volanti” e della Squadra Mobile della Polizia di Stato. E' stata la donna aggredita a chiamare il numero unico 112, segnalando che il suo ex, in evidente stato di alterazione psico-fisica, stava letteralmente cercando di ucciderla.

Quando i poliziotti sono arrivati nei pressi del condominio segnalato, le urla della donna si sentivano da lontano. Con non poche difficoltà, e grazie all'arrivo dei rinforzi, gli Agenti sono riusciti ad entrare nell'appartamento e salvare la donna. L'aggressore si è scagliato a più riprese contro gli agenti intervenuti, ma alla fine è stato ammanettato. La 30enne è stata invece trovata stesa a terra nel soggiorno, in forte stato di agitazione, con il volto tumefatto ed un vistoso taglio sull’arcata sopraccigliare sinistra, con conseguente copiosa fuoriuscita di sangue, nonché con evidenti segni su polsi e sul collo riconducibili ad una violenta presa con le mani.

La dinamica dell'accaduto è purtroppo simile a molte altre, come ha raccontato la stessa vittima dell'aggressione. La ragazza ha spiegato di aver avuto una relazione durata circa 2 anni con il suo aguzzino – un 35enne bolzanino conosciuto per pregressi fatti di violenza e minaccia – relazione terminata da pochissimo tempo proprio a causa dei moltissimi episodi di violenza fisica subiti, più volte riscontrati dagli interventi delle Forze di Polizia, ma mai formalmente denunciati dalla vittima in quanto tali, e culminati con l’emissione nei confronti dell’ex compagno, da parte del Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori, della Misura di Prevenzione Personale dell'ammonimento. Nonostante le ripetute violenze però, la vittima ha acconsentito ad incontrare l'ex un'ultima volta, con la speranza di poter concludere la relazione in amicizia. Nulla da fare però. Nel corso dell'incontro man mano che la donna esponeva le problematiche che l’avevano portata prendere questa decisione, l'uomo si adirava ed iniziava a gridare sempre più forte. La vittima, ad un certo punto, impaurita per come si stava evolvendo la discussione, aveva tentato di allontanare l’ex compagno dall’abitazione, senza tuttavia riuscirci, in quanto quest’ultimo, con forza ed in preda all’ira, l’aveva gettata a terra per poi prenderla violentemente a calci, afferrarle il collo con le mani ed iniziare a stringerlo con l’intento di strangolarla, facendole quasi perdere i sensi. Solo grazie alla teelfonata al 112 e all'immediato intervento delle forze dell'ordine, il peggio è stato evitato. “Mi avrebbe sicuramente uccisa”, ha riferito la ragazza.

 

La vittima è stata sottoposta alle prime cure mediche del caso, e poi trasportata presso l'ospedale di Bolzano, dove le è stata diagnosticata un prognosi iniziale di 15 giorni.

Nel frattempo l’aggressore, trasferito presso gli Uffici di Largo Palatucci, ha continuato a mantenere un atteggiamento ostile nei confronti dei Poliziotti, dimenandosi e cercando più volte di colpirli per liberarsi e tentare di fuggire. Al termine degli atti di Polizia Giudiziaria l’aggressore è stato dichiarato in arresto per i reati di maltrattamenti, lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale, e quindi associato alla Casa Circondariale di Bolzano a disposizione della Procura della Repubblica.

A seguito della puntuale e dettagliata ricostruzione effettuata dagli investigatori riguardo alle condotte violente commesse dall’uomo, in considerazione della gravità di quanto accaduto il Questore Paolo Sartori ha deciso di avviare l’iter procedurale finalizzato alla richiesta di emissione, nei confronti dell’aggressore, della Misura di Prevenzione Personale della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza. 

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