"L'esemplare è stato salvato (e non radiocollarato), il caso è eccezionale ma le istituzioni non intervengono", la lettera a Ispra sul lupo confidente di Castelfondo
L'associazione "Io non ho paura del lupo" interviene sull'esemplare di Castelfondo, una lettera a Ispra: "Un caso raro e isolato ma servono iniziative delle istituzioni: gli interventi su questi animali devono essere portati avanti con la logica di salvaguardia verso tutta la specie"
BORGO D'ANAUNIA. "Un caso eccezionale sul quale purtroppo a oggi non risulta alcun tipo di iniziativa delle istituzioni. Occorre intervenire tempestivamente, oltre a informare la popolazione e i portatori di interesse per evitare inutili allarmismi". L'associazione "Io non ho paura del lupo" ha inviato una lettera indirizzata a Ispra, Provincia e Comune per chiedere azione immediate rispetto all'esemplare che orbita nell'area di Castelfondo in val di Non.
Negli scorsi giorni il lupo è stato immortalato in centro paese (Qui articolo), così come in mezzo alla strada e tra le auto in marcia (Qui articolo). Si tratterebbe dell'esemplare salvato nelle scorse settimane dal corpo forestale e dal servizio veterinario ma che non è stato dotato di radiocollare e marca auricolare.
Nella lettera vengono sollecitati interventi immediati degli enti preposti per provvedere a una valutazione approfondita del caso, all’identificazione genetica e all’eventuale dissuasione o rimozione dall’ambiente naturale dell'animale, secondo le norme previste dall’attuale quadro legislativo.
"Già a partire dai primi giorni del 2025 sono noti diversi avvistamenti diretti ipoteticamente riconducibili sempre allo stesso esemplare", commenta l'associazione. "In alcuni di questi episodi l’animale è stato osservato stazionare a poca distanza da esseri umani e per un periodo prolungato, spesso all’interno o al margine dei centri abitati, nonché muoversi su strade asfaltate tra gli autoveicoli in marcia".
Da anni l'associazione è impegnata per la conservazione del lupo e per la coesistenza con le attività umane. "Questo esemplare sembrerebbe essere lo stesso giovane esemplare intrappolato in un canale nella stessa zona in data 17 dicembre 2024, poi soccorso e liberato dal Corpo forestale trentino, anche se, in occasione di questo recupero, non sono note le motivazioni che hanno portato la Provincia di Trento a scegliere di non applicare un radiocollare Gps, prassi dovuta in casi di questo tipo, anche per valutare il recupero in salute dell’animale, e applicare marche auricolari o effettuare campionamenti genetici per l’identificazione futura dell’individuo".
Si tratta di "un caso eccezionale sul quale purtroppo a oggi non ci risulta alcun tipo di iniziativa messa in atto da parte delle istituzioni. Su questi casi occorre intervenire tempestivamente, nonché informare popolazione e portatori di interesse in maniera accurata con l'obiettivo di evitare inutili allarmismi. Al tempo stesso è necessario sottolineare come si tratti di un caso raro e isolato e che gli interventi su questi animali devono essere portati avanti con la logica di salvaguardia verso tutta la specie lupo".
L'auspicio è che "gli enti istituzionali coinvolti si adoperino quanto prima per mettere gli amministratori locali nelle condizioni di conoscere il fenomeno e il naturale ritorno del lupo, che oggi coinvolge anche i loro territori, senza creare allarmismi ma lavorando insieme in un'ottica di coesistenza futura", conclude l'associazione "Io non ho paura del lupo".