Sanità in crisi, servono stipendi più alti? Non solo. Nursing Up: "Per attrarre professionisti abbiamo bisogno di case a prezzo agevolato e asili nido aziendali"
Cesare Hoffer di Nursing Up Trento spiega che è importante indirizzare più risorse economiche per migliorare la collocazione contrattuale dei professionisti sanitari, fermando così la loro fuga verso altre realtà più remunerative. Ma è necessario intervenire a livello contrattuale sulla conciliazione vita-lavoro, offrendo appartamenti a prezzo agevolato e asili nido aziendali
TRENTO. "Servono maggiori risorse economiche per migliorare la collocazione contrattuale dei professionisti sanitari, ma non solo". A dirlo è Cesare Hoffer di Nursing Up Trento, che interviene dopo il botta e risposta dei giorni scorsi tra l'Azienda sanitaria e il consigliere provinciale Claudio Cia, il quale, durante una conferenza stampa, aveva presentato dati sulla situazione del personale sanitario, con un saldo negativo di 250 infermieri. Dati che l'Apss ha smentito, indicando invece un saldo positivo. (Qui l'articolo)
Nonostante le diverse versioni, è evidente a tutti che c'è una carenza di professionisti negli ospedali. Numerosi reparti si trovano sotto organico, con una mancanza non solo di infermieri, ma anche di medici. Un fenomeno che sta coinvolgendo anche il resto d'Italia e che ha aperto le porte ai cosiddetti 'gettonisti'.
"Basta andare nei reparti e nei servizi dell'Azienda sanitaria – spiega Hoffer – per comprendere la situazione. I vuoti negli organici infermieristici sono evidenti: Trento e Rovereto sono al limite del collasso. Con la programmazione delle ferie estive imminente, gli infermieri vengono utilizzati al posto degli Oss, con un aggravio delle attività amministrative. E non possiamo dimenticare l'aumento delle aggressioni al personale".
Mentre la Provincia di Bolzano, secondo quanto riferisce il sindacato, ha adottato misure significative a livello contrattuale, garantendo indennità doppie rispetto a quelle in Trentino e stipendi più elevati, diventando così un polo attrattivo per i professionisti sanitari, "la Provincia di Trento appare al momento dormiente", continua Hoffer. "Si stanno progettando le strutture intermedie territoriali per il 2025, finanziate con i fondi del Pnrr, ma indirizzare risorse per l'edilizia senza una vera politica di valorizzazione dei professionisti sanitari rischia di creare 'cattedrali nel deserto'".
Le strutture intermedie a cui fa riferimento Nursing Up sono le Case di Comunità. In Trentino ne verranno aperte dieci entro i primi mesi del 2026, con la partenza della struttura di Ala già quest’anno. Secondo le stime, l’apertura di queste strutture richiederà circa il 5% di personale in più rispetto a quello attualmente disponibile.
Per questo, Nursing Up Trento fa una richiesta precisa per rendere il territorio più attrattivo per i professionisti sanitari: "Abbiamo chiesto alla Provincia – afferma Hoffer – di indirizzare immediatamente e prioritariamente le risorse economiche per migliorare la collocazione contrattuale dei professionisti sanitari, fermando così la loro fuga verso altre realtà più remunerative. È inoltre necessario intervenire a livello contrattuale sulla conciliazione vita-lavoro, offrendo appartamenti a prezzo agevolato e asili nido aziendali".