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Ladri seriali d'auto, carabinieri feriti nel folle inseguimento: due malviventi speronano la volante e cercano di investire i militari ma vengono arrestati

I due ladri sono stati colti sul fatto mentre recuperavano l'auto rubata e, tentando la fuga disperata, hanno speronato la volante e cercato di investire i carabinieri

Pubblicato il - 01 marzo 2025 - 18:34

BOLZANO. Rubano un'auto lasciandola in un parcheggio e poi tornano per recuperarla ma vengono sorpresi dai carabinieri e scatta l'inseguimento, durante il quale tentano di investire i militari speronando la volante, ferendoli: due ladri seriali di autovetture sono stati arrestati.

 

I fatti sono avvenuti in Alto Adige a Chiusa all'alba di sabato 1 marzo dove, dopo in servizio di osservazione, controllo e pedinamenti i carabinieri hanno arrestato un cittadino ucraino e un italiano di origine albanese accusati di una lunga serie di reati tra cui ricettazione, riciclaggio, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento.

 

Nello specifico i due malviventi, altamente specializzati nei furti d’auto, avevano rubato un’autovettura Toyota a un cittadino di Castelrotto e le avevano sostituito le targhe, applicando, per aggirare i controlli, targhe croate sottratte da altro veicolo.

 

L’autovettura rubata era stata lasciata in sosta in un parcheggio pubblico di Chiusa, in attesa di essere recuperata e trasportata altrove: giunti sul posto con una seconda auto, i due malviventi hanno però trovato ad attenderli i carabinieri.

 

L’intervento dei militari è stato fulmineo e, colti sul fatto, i due hanno tentato una disperata fuga verso il centro cittadino, scatenando un inseguimento ad alta velocità e, nel tentativo di sottrarsi all’arresto, hanno tentano di investire i militari speronando una delle loro auto: pur rimanendo feriti, i carabinieri sono riusciti a bloccare il veicolo e ad arrestare i due soggetti, che hanno opposto resistenza fino all’ultimo istante.

 

In seguito alla successiva perquisizione sono stati rinvenuti sofisticati strumenti elettronici e informatici - progettati per la manipolazione di chiavi, telecomandi e centraline di autovetture - fatto che ha dimostrato l’elevato livello di professionalità della banda specializzata in furti d’auto di valore, con gli inquirenti che ipotizzano che il veicolo rubato fosse destinato al mercato nero dei Paesi dell’Est Europa.

 

L’arresto dei due uomini è stato convalidato dal Gip del Tribunale di Bolzano, con le indagini che proseguono per accertare eventuali collegamenti con altre attività criminose nella zona.

 

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