Schiuma biancastra nelle acque dell'Avisio (FOTO) a Predazzo. Il sindaco Boninsegna: "Monitoriamo la situazione. Lunedì sopralluogo decisivo: fenomeno circoscritto"
La pozza incriminata, all'interno della quale si è formata la schiuma biancastra si trova nell'alveo del fiume Avisio, ma non è direttamente in contatto con le acque del fiume che nasce dalla Marmolada e scorre poi verso la pianura, prima d'immettersi nell'Adige, di cui è affluente di sinistra. "Effettueremo, assieme ai tecnici, un sopralluogo in un edificio che abbiamo "isolato" e dal quale, secondo quanto abbiamo potuto appurare, dovrebbe provenire il versamento"
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PREDAZZO. Una schiuma biancastra, quasi color latte (e non lo si dice a caso) che, da qualche giorno, ha invaso una pozza situata nell'alveo del torrente Avisio, all'interno del territorio comunale di Predazzo.
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Uno scarico doloso volontario, un'installazione errata (acque nere che, invece, finiscono nelle acque bianche) o cos'altro? La situazione ha allarmato gli abitanti del comune fiemmese, che hanno documentato e postato sui social le immagini dello stato in cui versa una parte del torrente Avisio.
"Ci siamo già attivati - spiega il sindaco Paolo Boninsegna - e domani (lunedì 3 marzo, ndr) effettueremo, assieme ai tecnici, un sopralluogo in un edificio che abbiamo "isolato" e dal quale, secondo quanto abbiamo potuto appurare, dovrebbe provenire il versamento. Escluso nella maniera più assoluta si tratti di un atto doloso o volontario: potrebbe trattarsi di un guasto o di un errato allacciamento. Non si tratta di un fenomeno continuativo ma che si verifica saltuariamente e, per questo, risulta più difficile individuarne la provenienza. Inizialmente pensavamo vi fossero tracce di latte, ma le verifiche effettuate ci hanno permesso di escludere tale ipotesi. Siamo allertati, in contatto costante con la Forestale e pronti ad intervenire subito per risolvere la questione".
La pozza incriminata, all'interno della quale si è formata la schiuma biancastra si trova nell'alveo del fiume Avisio, ma non è direttamente in contatto con le acque del fiume che nasce dalla Marmolada e scorre poi verso la pianura, prima d'immettersi nell'Adige, di cui è affluente di sinistra.
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"Il fenomeno è circoscritto - conclude il primo cittadino di Predazzo - e, dunque, voglio rassicurare tutti che la schiuma non è entrata in contatto con le acque dell'Avisio. La pozza viene "inglobata" quando il livello del fiume si alza, nei momenti di grandi precipitazioni. Al momento siamo vigili ma tranquilli, convinti che, nel giro di pochi giorni, il problema sarà risolto senza conseguenze".