"Frigoriferi, divani e rifiuti abbandonati da settimane nelle isole ecologiche", la segnalazione dei cittadini: "Fenomeno di inciviltà, serve una miglior gestione"
L'ex consigliere Gianni Marasca si fa portavoce delle numerose segnalazioni dei cittadini: "Vero e proprio fenomeno di inciviltà, ma serve una miglior gestione delle isole ecologiche per evitare che i rifiuti ingombranti si accumulino"
ALA. "Nonostante le tante segnalazioni, la situazione nei mesi non cambia: frigoriferi e altri grandi elettrodomestici, ma anche divani, mobili, rimanenze di cantieri edili e rifiuti indifferenziati di ogni sorte vengono depositati nelle varie isole ecologiche sul territorio comunale di Ala, senza che queste vengano raccolte addirittura per settimane, con il problema che torna ciclicamente a ripresentarsi".
Ad accendere i riflettori su un fenomeno, più volte segnalato dai cittadini e che assume a tutti gli effetti i connotati di un "grosso problema", è l'ex consigliere comunale di Ala Gianni Marasca che, facendosi portavoce di un malcontento, se non un effettivo disagio avvertito da tempo dalla comunità, specifica come ci si trovi di fronte ad un vero e proprio "fenomeno di inciviltà" che sicuramente non contribuisce a dare una "bella immagine" del centro abitato, ma che mette in evidenza anche alcuni problemi nella gestione delle isole ecologiche e dei rifiuti.
"Sarebbe fondamentale, dal momento che la situazione perdura da parecchio tempo, che gli enti competenti affrontassero con maggiore attenzione il problema – dichiara Marasca – in primis garantendo una miglior gestione delle isole ecologiche stesse, per evitare che i rifiuti ingombranti si accumulino, e sarebbe poi fondamentale un attento piano di educazione alla cittadinanza che coinvolga i cittadini, attraverso più canali, nell'ottica di sensibilizzare il più possibile le persone".
Ad essere auspicati dall'ex consigliere comunale sono poi controlli più frequenti ed efficaci. "Questo non con fini puntivi, bensì per contribuire a costruire nelle persone una nuova mentalità, anche nell'ottica di una possibile futura raccolta porta a porta, che altrimenti rischierebbe di far aumentare il rischio di veder nascere vere e proprie discariche abusive sul territorio".