C'è la messa, le porte sono spalancate, la gente prega ma alle loro spalle c'è un senzatetto che dorme, tra lattine di birre e rifiuti: ''Impossibile andare avanti così''
Visto il gran caldo di questi giorni le porte vengono tenute aperte durante le funzioni religiose ma l'uomo, coperto da un lenzuolo e circondato da lattine di birra, altri rifiuti e cartacce, non si è spostato di un millimetro, nonostante a pochi metri fossero seduti i parrocchiani che assistevano alla celebrazione della domenica
TRENTO. Un altro, l'ennesimo, episodio di degrado urbano in quello che, sino a qualche anno fa, era uno dei quartieri più "in" (e costosi) di Trento.
La situazione in Bolghera e nei pressi della chiesa di Sant'Antonio è ormai arcinota da tempo e non più sostenibile: Il Dolomiti aveva racconto già a febbraio l'incubo di residenti e passanti (QUI ARTICOLO), vista la presenza - ormai stanziale - di un gruppo di persone senza fissa dimora che hanno adibito il sagrato della chiesa a proprio dormitorio e occupano anche lo spazio antistante l'oratorio.
L'ultimo avvenimento è di stamani - domenica 25 agosto - ed è stato immortalato da una cittadina, che ha poi pubblicato l'immagine sul gruppo Facebook "Sei di Trento se... 2.0", scatenando l'indignazione dei cittadini (''impossibile andare avanti così''), visto che uno dei senza fissa dimora stava dormendo davanti ad una delle porte della chiesa, mentre all'interno veniva celebrata la messa del mattino.
Visto il gran caldo di questi giorni le porte vengono tenute aperte durante le funzioni religiose ma l'uomo, coperto da un lenzuolo e circondato da lattine di birra, altri rifiuti e cartacce, non si è spostato di un millimetro, nonostante a pochi metri fossero seduti i parrocchiani che assistevano alla celebrazione della domenica.
Tra i commenti anche quello del consigliere comunale Vittorio Bridi, storico leghista della prima ora e candidato alle ultime elezioni provinciali con la Lista Divina.
"Il sindaco, dopo l'ennesima interrogazione delle minoranze - scrive Bridi su Facebook -, aveva promesso, tramite il comandante un presidio presso la chiesa con passaggi giornalieri dei polizia municipale. Ma, se non passano neanche durante la santa messa, la promessa diventa una vergognosa menzogna elettorale".
Tutti i senza fissa dimora che hanno ormai occupato la parrocchia di Sant'Antonio hanno problemi legati all'abuso di alcol e sostanze stupefacenti: come aveva spiegato un mese e mezzo fa (QUI ARTICOLO) il parroco Don Severino Vareschi, nel recente passato è stato tentato anche un approccio positivo "chiedendo a loro di tenere presente le nostre esigenze di decoro e di sicurezza. È stato cercato di avvicinarli ai servizi, di avviare un percorso di aiuto, ma chi è presente in questi mesi non ne vuole sentir parlare”.
La Polizia Locale ha intensificato i controlli e, da alcuni mesi a questa parte, effettua "passaggi" giornalieri in zona per verificare la situazione. Ma, sino ad ora, non è bastato per risolvere un problema che preoccupa non poco i residenti e induce chi deve transitare in zona ad effettuare una deviazione.