A Trento sarà dimezzato il numero di monopattini a noleggio. Da fine marzo si passerà da 400 a 200 mezzi
La società fornitrice Bit Mobility rinuncia in anticipo. Il sindaco Ianeselli: “Stupisce la crociata contro questi mezzi innovativi. Vogliamo andare comunque nella direzione della promozione di mezzi alternativi all’automobile”
TRENTO. Da fine mese i monopattini a noleggio a Trento saranno dimezzati: si passa da 400 a 200.
La società Bit Mobility ha infatti comunicato all’amministrazione comunale la decisione di rinunciare al servizio prima della naturale scadenza del contratto prevista per fine agosto e a rimanere disponibili saranno solo i mezzi gestiti da Vento Mobility: il ritiro dei mezzi sarà progressivo a partire dal 15 marzo.
Alla base della decisione l’incertezza normativa – con particolare riferimento alla probabile introduzione dell’obbligo del casco – e la scarsa redditività del successo in città dovuto alla presenza di un numero eccessivo di operatori.
“Una delle due ditte ha deciso di non esserci più e quindi il numero dei monopattini verrà dimezzato, ma la tendenza generale nelle città sembra andare in questa direzione dal momento che il mercato di questi mezzi non è giudicato così redditizio anche alla luce delle regolamentazioni imposte” ha spiegato il sindaco di Trento Franco Ianeselli, che ha specificato come l’amministrazione non abbia mai avuto un approccio ideologico sull’utilizzo dei monopattini e abbia invece sempre cercato di regolamentare il loro utilizzo.
“Stupisce la crociata contro questi mezzi innovativi ma noi vogliamo comunque andare nella direzione della promozione di strumento di trasporto alternativi all’automobile - ha specificato Ianeselli - come il trasporto pubblico e l’utilizzo di biciclette: su quest’ultimo aspetto vogliamo entrare in una logica migliorativa rispetto a quanto fatto finora”.
Venendo ai dati sull’utilizzo dei monopattini in città, dal gennaio del 2022 sono stati registrati oltre 371 mila noleggi per un totale di 888 mila km percorsi, con la maggior parte delle corse dalla primavera all’autunno. In totale le sanzioni emesse nel 2023, dalla polizia locale, sono 215 soprattutto in centro storico e a Gardolo.
Ai margini dell’intervento il primo cittadino si è espresso anche sulle ormai note “Zone 30” spiegando come si sia deciso, assieme ai cittadini, di sperimentarle in modo più esteso rispetto a quello presente.
“Questo non va visto come un divieto - ha specificato Ianeselli - ma come una possibilità di avere strade a misura di tutti: degli automobilisti, ma soprattutto dei ciclisti, dei pedoni e dei più piccoli. La mia proposta è di chiamarle infatti ‘zone bambini’”