Orso a Mezzana, prima l'incontro ravvicinato in ciclabile e poi viene investito da un'auto. Il sindaco: "Si pensa a M90, la comunità vuole sicurezza"
Il sindaco Redolfi: "I cittadini vogliono uscire di casa ed essere sicuri". Attivata la squadra dei forestali per i rilievi, l'investimento è avvenuto questa mattina
MEZZANA. "La comunità chiede sicurezza. C'è rabbia anche perché l'orso, nonostante i tentativi fatti dai forestali di allontanarlo dal centro abitato, non ne vuole sapere”. Usa queste parole il sindaco di Mezzana, Giacomo Redolfi, confermando due episodi avvenuti in queste ore e che avrebbero avuto per protagonista il giovane orso M90.
Il primo è avvenuto questa mattina lungo la statale alla fine del paese di Mezzana. “Un'auto che stava percorrendo la strada – ci spiega Redolfi – si è trovata davanti l'orso e lo ha investito. Purtroppo il mezzo ha subito grossi danni ma è riuscito a proseguire”. L'orso, viene invece spiegato, è scappato. “E' successo poco prima delle sei – spiega sempre il sindaco – e sul posto si sono portati i forestali per i rilievi. Stanno monitorando la situazione in ragione del fatto che si tratta di un orso con radiocollare e ci sentiamo quindi abbastanza tranquilli nella gestione del Servizio provinciale”.
Ma non è l'unico episodio avvenuto di recente a Mezzana. “Ieri mattina – ci spiega il sindaco – una coppia ha avuto un incontro ravvicinato con l'orso mentre si trovavano in ciclabile. Si dovrebbe trattare sempre dello stesso orso”.
M90 è un orso che sino a qualche settimana fa era praticamente sconosciuto. L'orso era stato catturato sul territorio comunale di Dimaro, tra il 14 e il 15 settembre, perché, come spiegava la Provincia aveva fatto ''registrare danni nei pressi degli abitati". La sua presenza era stata segnalata anche tramite video e foto (Qui articolo). "L'animale - aggiungeva la Pat al momento della cattura - è un giovane maschio in attesa di identificazione genetica, è stato radiocollarato".
L'orso era addirittura privo di sigla e quindi gli è ''stata attribuita la denominazione di M90''. Lo comunica il Servizio faunistico della Provincia autonoma di Trento, alla luce dell’esito dell’analisi genetica effettuata sui campioni organici dell’animale dalla Fondazione Edmund Mach.
“Quello che chiede la comunità – spiega il sindaco Redolfi – è che si possa uscire di casa in tranquillità. La speranza di tutti è che si possa trovare in poco tempo una qualche soluzione”