La manifestazione contro orsi e lupi incensa Fugatti: “Ti sollecitiamo, va avanti e cerca di trovare una soluzione. Saremo pronti anche a sostenere iniziative”
Il presidente della Provincia in Piazza Dante, dove questa mattina è stata organizzata una grande manifestazione contro la presenza di orsi e lupi in Trentino: “La gente ha paura – ha detto il sindaco di Rabbi Lorenzo Cicolini – non è possibile che i nostri ragazzi non possano scendere sotto la porta di casa per andare nei nostri parchi”
TRENTO. “Io lancio una prima ipotesi presidente: non ho fiducia che a Roma ci aiutino più di tanto, la prima cosa sulla quale puntare è cercare di portare questo progetto all'interno della nostra autonomia e gestirlo in loco”. La proposta arriva direttamente dal sindaco di Rabbi, e presidente della Comunità della Val di Sole, Lorenzo Cicolini, intervenuto nel corso della manifestazione contro orsi e lupi organizzata questa mattina in Piazza Dante (Qui Articolo), dove si è diretto anche il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti. E mentre sotto di lui sventolano striscioni e cartelli con slogan come “no orsi in Trentino” e “chi li vuole se li porti a casa propria”, non è difficile immaginare quali sarebbero le eventuali conseguenze della gestione “in loco” richiesta dei grandi carnivori sul territorio provinciale.
Gli interventi in scaletta previsti per la giornata sono molti: tra i primi a salire sul palco in Piazza Dante, prima di Cicolini ci sono stati Danilo Perin, promotore dell'iniziativa, cacciatore ed esponente di Fratelli d'Italia in Alta Valsugana, e Pierantonio Cristoforetti, ex sindaco di Malè e presidente del comitato Insieme per Andrea Papi. Al di là però delle proposte e degli slogan, nei primi interventi non è comunque mancato il supporto alla direzione intrapresa dalla Giunta provinciale per la gestione dei plantigradi sul territorio dopo la tragica morte di Andrea Papi, basata su spostamenti (o abbattimenti, Qui Articolo) di massa e su una sostanziale revisione del progetto Life Ursus.
“Io non difendo Maurizio, con il quale siamo stati anche amici – ha detto Perin – però dico che è facile accusare l'ultimo arrivato. Ricordiamoci che l'inizio del progetto è stato tanti anni fa e non è stato fatto un referendum. Hanno fatto quel cazzo (sic) che hanno voluto con i nostri soldi. Quando sento dire 'gli orsi li spostiamo, li castriamo', tutte queste cazzate (sic): no, se ve li portate via ve li portate con i vostri soli. I nostri soldi devono andare nella sanità, nella sicurezza. Abbiamo tanti cittadini da aiutare. Io spero che le istituzioni, il nostro presidente, il Consiglio, lo Stato, la Comunità europea, che è stata la rovina, intervengano in giorni, non in anni, perché non possiamo più aspettare”.
Il presidente del comitato Insieme per Andrea Papi, Pierantonio Cristoforetti, ha poi parlato direttamente a Fugatti, in prima fila sotto al palco: “Presidente, noi ti sollecitiamo. Saremo pronti anche a sostenere iniziative, però ti sollecitiamo: va avanti e cerca di trovare una soluzione perché la gente ha paura, non è possibile che i nostri ragazzi non possano scendere sotto la porta di casa e andare nei nostri parchi”. In seguito è come detto intervenuto Cicolini: “Dobbiamo scegliere, vogliamo una montagna selvaggia e abbandonata o la vogliamo vissuta? Noi siamo qui per parlare della gente di montagna, di chi in montagna è nato e cresciuto, di chi ci vive e ci vuole rimanere, dandone la possibilità anche ai loro figli. La Val di Sole ha pagato un prezzo altissimo con la morte di Andrea: non doveva succedere e, perlomeno, ora chiediamo che non succeda più”.
La morte del 26enne, ha detto Cicolini, è stata uno spartiacque nella gestione dei plantigradi sul territorio: “Il numero è fuori controllo, sono troppi e concentrati. Non possiamo permettere che orsi e lupi girino intorno alle case, la sicurezza umana deve venire prima di ogni animale. Non sono preoccupato da 10 animalisti, dobbiamo preoccuparci invece del fatto che non sono pochi: è la mentalità generale. Pensiamo alle persone influenti, giornalisti e attori, intervenuti a livello nazionale. Per questo sarà difficile e a livello politico non sentiamo tanta solidarietà”.