Concerto di Niky Savage, parlano gli organizzatori. "Noi non possiamo annullarlo. Facciano un'ordinanza, noi ci adegueremo e poi ci tuteleremo nelle sedi opportune"
A parlare è Federico Benatti, titolare della società DolceVita Eventi che ha organizzato la serata di cui l'artista milanese è la guest star. "Il programma era pubblico da un mese, perché tutti s'indignano solamente ora? Se annullassimo l'evento senza motivo ci rimetteremmo sia a livello economico che d'immagine. Quando il Centro Santa Chiara ci ha fatto presente la "delicatezza" della questione abbiamo parlato con il management di Savage e tolto dalla scaletta le due canzoni più forti"
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TRENTO. Il concerto di Niky Savage è diventato un caso. Dapprima solamente sociale, adesso anche politico, con prese di posizione da tutte le parti e un pensiero comune: l'esibizione del rapper, napoletano di nascita ma ormai milanese d'adozione, va annullata, perché - in stringata sintesi - i testi delle sue canzoni offendono le donne e l'universo femminile.
Ad aprire la "contesa" è stata l'associazione "Non una di meno" di Trento, che ha chiesto al sindaco Franco Ianeselli d'intervenire e di vietare l'esibizione di Savage, forte di quanto accaduto a fine agosto, quando il sindaco di Castelfranco Veneto intervenne e il concerto previsto l'11 settembre in un locale della città trevigiana, nell'ambito di una festa studentesca vietata ai minori di 14 anni, non andò in scena. Per la cronaca , però, l'annullamento, in quel caso, avvenne diversi giorni prima, come da dichiarazioni del primo cittadino del comune della Marca alla fine del mese di agosto e per scelta degli organizzatori e non per un provvedimento "impositivo" da parte dell'amministrazione comunale.
Cosa succederà da qui a domani sera, quando l'esibizione di Niky Savage dovrebbe essere l'evento clou dell'evento "L'Halloween del Trentino", in programma al teatro Sanbàpolis (gestito dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara e dall'Opera Universitaria) è già sold out da giorni con ben 800 biglietti staccati? Ma, soprattutto, cosa intendono fare adesso gli organizzatori della serata: annulleranno l'esibizione o andranno per la loro strada?
La serata è stata ideata, definita in ogni dettaglio (si esibiranno tanti altri artisti) e pubblicizzata da DolceVita Eventi, una società trentina che si occupa dell'organizzazione di eventi e concerti. Il titolare, Federico Benatti, accoglie la telefonata quasi con "liberazione" e ha una gran voglia di raccontare la propria versione dei fatti. E lo fa senza troppi giri di parole. Con la consapevolezza di aver compiuto, correttamente, tutti i passaggi necessari.
"L'evento è pubblico da oltre un mese - spiega Benatti - e, dunque, tutti quanti erano perfettamente a conoscenza del fatto che questo artista, molto seguito da ragazzi e ragazze, si sarebbe esibito il 31 ottobre a Trento. La questione adesso è diventata meramente politica: Savage non ha alcun Daspo o altro provvedimento che gli impedisca di esibirsi e, dunque, se si vuole che il concerto venga annullato deve esserci un'ordinanza o un qualcosa di ufficiale che ci dica che la sua esibizione non può avere luogo. Ho avuto un confronto telefonico molto garbato con il sindaco Ianeselli, che mi ha chiesto di annullare il concerto, ma io gli ho risposto che non posso farlo. Per la nostra, che è una realtà piccola, sarebbe un clamoroso autogol a livello d'immagine e un grosso danno economico visto che, per portarlo a Trento la sera di Halloween, ci siamo esposti e non poco. Senza un reale motivo dovremmo versare comunque l'intero cachet all'artista, ci ritroveremmo a dover fornire un risarcimento a chi ha acquistato il biglietto per vedere Savage, senza contare che potremmo rischiare una causa per diffamazione dallo stesso artista. In base a cosa noi stabiliamo che non può esibirsi? Se qualcuno ce lo impone prendiamo atto, ma poi ci tuteleremmo nelle sedi opportune".
Ma voi conoscevate i testi delle canzoni di Savage: non è stata una scelta inopportuna portarlo a Trento dal punto di vista etico? Insomma, non si poteva pensarci prima?
"Attenzione, attenzione, attenzione, non confondiamo i due aspetti. Quella del rispetto per le donne è una tematica di fondamentale importanza, che nessuno di noi sottovaluta o che reputa di minore importanza. Ci mancherebbe altro. Per sensibilizzare l'opinione pubblica in generale e, nello specifico, i ragazzi giovani serve però ben altro che annullare un concerto che, ribadisco, era pubblico da oltre un mese con la lista degli artisti che era nota a tutti. Quando ci è stata posta la questione, ci siamo confrontati con il management dell'artista, chiedendo e ottenendo che le due canzoni dal testo particolarmente "forte" non fossero inserite nella scaletta. Più di così cosa potevamo fare? Adesso, invece, tutti s'indignano, a poche ore dall'evento. Cosa dovremmo fare noi? Annullare l'evento senza alcun motivo plausibile, rimettendoci l'intera cifra investita, circa 20mila euro e rischiando una causa di diffamazione da parte dell'artista perché, a quel punto, saremmo noi a stabilire che non si può esibire? E, se posso dirla tutta, mi pare che nei mesi scorsi in diversi eventi si siano esibiti artisti che hanno testi ben più "forti rispetto a quelli di Savage. Ma, allora, nessuno ha detto nulla".
L'evento è sold out da giorni.
"E più della metà dei biglietti è stata acquistata da persone di sesso femminile. L'artista in questione è molto seguito dai giovani, è un rapper di tendenza ed essendo lui autorizzato ad esibirsi non vedo perché non avremmo dovuto portarlo a Trento. Assieme a Massimo Ongaro (direttore del Centro Servizi Santa Chiara, ndr), abbiamo analizzato più volte la questione dal punto di vista della sicurezza perché vi sono artisti che portano con sé un seguito di fans che può essere di difficile gestione e, nel caso di Savage, non abbiamo riscontrato alcuna problematica in tal senso. Da questo punto di vista c'è la massima attenzione. I ticket sono stati venduti velocemente e tantissimi, per non dire tutti, hanno deciso di partecipare all'evento vista la presenza della guest star della serata. Annullandolo ci ritroveremmo a dover provvedere anche a rimborsarne una parte".
E' una situazione nella quale non vi siete mai trovati.
"No. Abbiamo la coscienza a posto anche se avremmo evitato volentieri tutto questo baillamme mediatico, soprattutto a poche ore dall'evento".