Petardi, alcol e una strada bloccata, paura in via Madruzzo per la festa di fine scuola. Lo studio medico: ''Costretti a chiudere, una donna in gravidanza in difficoltà''
E' successo all'esterno del liceo Da Vinci ed è stato necessario anche l'intervento delle forze dell'ordine. I titolari delle attività: "Si è creata una situazione davvero pericolosa, non siamo contro i festeggiamenti ma devono essere fatti sempre nel rispetto degli altri''
TRENTO. Petardi, alcol, un'intera via bloccata, attività costrette a chiudere e momenti di paura. “Non siamo contro i festeggiamenti, ci mancherebbe, siamo stati anche noi ragazzi. Ma devono essere fatti sempre nel rispetto degli altri e con educazione” spiegano a il Dolomiti i responsabili di alcune attività economiche di via Madruzzo a Trento che nelle scorse ore sono state travolte da centinaia di ragazzi che si sono ritrovati all'esterno del liceo Da Vinci per l'ultimo giorno di scuola.
Tutto è iniziato a metà mattinata quando gli studenti hanno deciso di chiudere la via per occuparla. Un gruppo è arrivato con una sorta di carretto sopra il quale erano state posizionate delle casse. Musica ad alto volume e con il passare dei minuti la strada si è sempre più riempita e sono iniziati a volare petardi, fumogeni e tra i giovani bottiglie di alcol.
A farne le spese, tra le attività presenti lungo la via, lo studio SalusMed che si occupa di terapie per la rieducazione motoria, ginnastica posturale, fisioterapia e tanto altro. “Una cosa insostenibile” ci spiega Francesca Ruggiero, rappresentante legale dello studio. “ Ad un certo punto – ci racconta – ci sono stati alcuni pazienti che avevano prenotato per alcune terapie che sono stati costretti ad annullare vista la situazione che si era venuta a creare”.
Una situazione anche molto pericolosa visto che diversi giovani, aggrappandosi ad alcuni segnali, sono saliti sulla tettoia delle mura esterne del liceo. I fumogeni hanno reso l'aria irrespirabile e ad un certo punto la quantità di giovani sulla via era impressionante.
“Le operatrici che si trovavano all'interno dello studio – spiega Francesca Ruggiero – non sono più potute uscire. Una collega al nono mese di gravidanza doveva sottoporsi ad una visita e per uscire abbiamo chiesto aiuto. Non è la prima volta che ci sono situazioni del genere altre volte sono state lanciate delle uova e c'è chi poi si mette a bere alcol lungo il marciapiede, davanti l'entrata dello studio bloccando il passaggio. Abbiamo più volte segnalato la problematica alla scuola e oggi sono state chiamate anche le forze dell'ordine”.
Quella di SalusMed non è l'unica segnalazione. “Volevamo chiamare il 112 ad un certo punto perché un ragazzo era talmente ubriaco da essere svenuto a terra” ci spiegano le titolari del punto vendita “Beatrice Tessuti” sempre in via Madruzzo.
“Per almeno due ore – ci dicono – non abbiamo più lavorato perché era impossibile entrare e uscire dal negozio. Hanno addirittura chiuso la strada con dei nastri”. Ad un certo punto alcuni residenti, stanchi evidentemente della situazione, hanno iniziato dai terrazzi a lanciare secchiate d'acqua.
A fine mattinata, poco prima di mezzogiorno, ad intervenire sono state anche le forze dell'ordine chiamate dai cittadini. “Va benissimo festeggiare la fine della scuola – ripetono le titolari delle attività – ma ci sono modi e modi. Qui la situazione che si è creata è diventata davvero pericolosa e non è ammissibile una cosa del genere”.