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IL VIDEO SERVIZIO. ''Tra ottobre e novembre verranno espropriate le nostre case, ma ancora non sappiamo niente''. Tav a Trento, dall'ex Sloi ai cantieri i dubbi dei cittadini

Parlano Michela Bonafini, portavoce di chi, nel quartiere San Martino di Trento, da piani dovrebbe vedersi espropriare le proprie case per consentire l'avvio dei lavori per la grande circonvallazione ferroviaria e Paolo Zadra della Rete dei cittadini di Trento

Di Marco Todarello - 10 febbraio 2022 - 13:27

TRENTO. ''Viviamo nell'incertezza. I residenti che verranno espropriati non sanno cosa percepiranno, cosa dovranno fare, quando lo dovranno fare''. Così Michela Bonafini portavoce di quei cittadini del quartiere San Martino di Trento che da piani dovrebbero vedersi espropriare le loro case per consentire l'avvio dei lavori per la grande circonvallazione ferroviaria. Un'opera attesa e discussa che spaventa soprattutto i residenti delle aree interessate dai lavori ma che, giocoforza, coinvolgerà per anni tutta la città.

 

Sulla questione il dibattito è aperto e il Comune con Rfi sta facendo dei tentativi di operazioni di informazione e ascolto dei cittadini, da un lato per comunicare cosa accadrà e come e dall'altro recepire obiezioni e proposte alternative. E dal dibattito in questi mesi qualcosa di importante è già emerso con le modifiche al progetto presentate in consiglio comunale che vorrebbero veder realizzata una lunga galleria che parta da Salorno e si colleghi, all'altezza di San Donà, alla circonvallazione di Trento. 

 

“Vogliamo creare le condizioni per evitare il raddoppio dei binari a nord dello scalo Filzi, appena oltre la tangenziale”, spiegava un mese fa il primo cittadino. “In questo modo i treni merci che passeranno a Trento nord non aumenteranno e anzi saranno meno numerosi di quelli attuali”. Per questo, fin da ora il progetto del tracciato sotterraneo della Circonvallazione di Trento dovrà prevedere un bivio (“camerone” in gergo tecnico) su cui si innesterà la prosecuzione verso nord della linea merci grazie a una galleria dedicata ai treni che non hanno la necessità di fermarsi a Trento.

 

Tramontata l'ipotesi di una galleria sulla Destra Adige, questa pare l'opzione ''migliore'' e meno impattante sulla città ma i dubbi restano e i cittadini chiedono risposte pronte all'amministrazione e a Rfi. non per niente qualche sera fa erano in centinaia in strada a manifestare. In ballo anche la ''partita'' dell'ex Sloi e la sua bonifica. Il futuro della città passa da questa mega opera come presentato il 14 gennaio anche in Comune

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