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Continuano gli scontri in Ucraina, il Trentino si prepara ad accogliere nuovi profughi in fuga dalla guerra

Nelle scorse ore, in Trentino, sono arrivate due famiglie in fuga dalla guerra in Ucraina ma con il perdurare degli scontri si attendono altri profughi. La Pat: “Siamo in grado di far fronte a un centinaio di richieste, attivando sistemazioni diffuse sul territorio”

Di Tiziano Grottolo - 27 febbraio 2022 - 20:54

KIEV. Sono ormai 4 giorni che in Ucraina si combatte e si muore. L’avanzata delle forze russe verso la capitale Kiev è stata lenta, secondo alcuni analisti più lenta del previsto ma da quando è iniziata l’invasione l’esercito di Mosca ha preso il controllo di alcune zone a ridosso del confine. L’impressione però è che da un momento all’altro si possa assistere a un’escalation dello scontro.

 

Ciononostante per la giornata di domani, 28 febbraio, è previsto un incontro in territorio bielorusso fra una delegazione di Kiev e una di Mosca. Si tratta del primo incontro ufficiale dall’inizio della guerra. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj si è detto scettico ma ha fatto sapere di voler comunque fare tutto il possibile per fermare le violenze, fermo restando che una resa, almeno per il momento, è fuori discussione.

 

Attualmente si combatte nella periferia di Kiev ma anche nella seconda città del Paese, Kharkiv, così come in altre zone dell’Ucraina. Dopo la condanna unanime dell’invasione molti Paesi europei hanno fatto sapere che invieranno aiuti militari al governo di Kiev. Dal canto suo la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato la chiusura dello spazio aereo dell’Unione europea alla Russia.

 

Nel frattempo i profughi continuano a fuggire dalla guerra. Nella giornata di ieri, in Trentino, sono arrivati i primi 6 cittadini ucraini. Si tratta di due nuclei familiari che si sono ricongiunti con alcuni parenti, pertanto hanno trovato sistemazione autonomamente e risultano presi in carico da Cinformi, in collaborazione con il Commissariato.

 

Al momento, si legge in una nota della Provincia di Trento, proseguono le verifiche per la gestione dei nuclei familiari in fuga dalla guerra in Ucraina. Tuttavia, prevedendo l’accoglimento da parte delle autorità italiane della loro richiesta di asilo e di altre situazioni analoghe, si stanno predisponendo le diverse soluzioni in grado di garantire loro accoglienza sul territorio trentino.

 

Per corrispondere alla prima emergenza, “il sistema sociale provinciale è in grado di far fronte a un centinaio di richieste, attivando sistemazioni diffuse sul territorio”. Inoltre è stata stabilita la procedura di profilassi sanitaria: al momento del loro arrivo, pertanto, i richiedenti asilo saranno sottoposti a tampone e controllo dello status vaccinale.

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