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Mai un giorno di riposo e per dormire una roulotte senza riscaldamento (con -13 gradi) e pessime condizioni igieniche: denunciato allevatore per come tratta il pastore

La Polizia Locale delle Giudicarie durante un servizio di controllo svolto congiuntamente al corpo forestale della Pat ha individuato nelle campagne nei pressi di Comano Terme un pastore che conduceva un nutrito gregge di pecore che oltre ad aver provocato numerosi danni a diversi privati con gli animali affamati per l’assenza di foraggio operava anche in assenza di contratto e in condizioni pessime

Pubblicato il - 13 dicembre 2021 - 13:35

COMANO TERME. Oltre ad accertare i numerosi danni provocati a diversi privati dagli animali affamati per l’assenza di foraggio gli agenti hanno anche rilevato quelle che definiscono ''evidenti condizioni di sfruttamento in danno del pastore''.

 

La Polizia Locale delle Giudicarie durante un servizio di controllo svolto congiuntamente al corpo forestale della Pat ha individuato nelle campagne nei pressi di Comano Terme un pastore che conduceva un nutrito gregge di pecore. Oltre ad accertare i numerosi danni provocati a diversi privati dagli animali affamati per l’assenza di foraggio, anche al fine di verificare le norme poste a tutela dei lavoratori, gli agenti hanno deciso di approfondire le circostanze.

 

Oltre a lavorare per tutta la giornata e senza avere mai fruito di un giorno di riposo, il medesimo operaio non è risultato regolarmente assunto. Al pastore, secondo gli inquirenti, era assegnata una roulotte in pessime condizioni igienico sanitarie, senza cucina, servizi igienici o sistemi di riscaldamento e nella notte tra sabato e domenica la temperatura ha toccato i -13° nella zona.

 

Il datore di lavoro, un allevatore trentino, avrebbe quindi approfittato dello stato di difficoltà della vittima al quale, sempre secondo gli inquirenti, avrebbe imposto le sue volontà a cui l’uomo sarebbe sottostato pur di racimolare qualche euro, molto meno rispetto a quanto pattuito.

 

Al termine degli accertamenti, l’imprenditore è stato deferito alla Procura della Repubblica di Trento con l’accusa di sfruttamento del lavoro. Nel contempo il personale intervenuto ha chiesto il supporto sul posto dei veterinari dell’A.P.S.S. per le verifiche relative al benessere degli animali nell’allevamento e per gli altri accertamenti di competenza.

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