L’appello degli insegnanti favorevoli al Green pass obbligatorio: “Rende la scuola un posto più sicuro, indignati per la posizione dei sindacati”
Il fronte degli insegnanti (che prende le distanze dai sindacati) favorevole al Green pass obbligatorio per il mondo della scuola: “Affermare di essere contrari al Green pass equivale a strizzare l’occhio alle frange no vax, che cercano solo un pretesto per non sottoporsi alla vaccinazione”
TRENTO. In questi giorni tiene banco la polemica che vede contrapposti da un lato le principali sigle sindacali del mondo della scuola, Cgil, Cisl e Uil, dall’altro il Governo nazionale che tramite decreto ha imposto il Green Pass obbligatorio per gli insegnanti di scuole e asili nido. Di recente, a scatenare una nuova reazione dei sindacati provinciali è stata anche una Circolare del Comune di Trento che ricordava l’entrata in vigore dalla misura. Cgil, Cisl e Uil sono arrivati a parlare di una “lettera minatoria ai propri dipendenti” e di uno “schiacciamento al ribasso dei diritti dei lavoratori”, accusando l’amministrazione comunale del capoluogo di non aver aperto un dialogo.
Nel merito della vicenda, proprio ieri (11 agosto), si è tenuto un confronto fra alcuni sindacati e i rappresentati della Provincia tra cui l’assessore all’istruzione Mirko Bisesti. Dal canto suo la Uil ha chiesto che il presidente Fugatti e l’assessore si facciano parte attiva, verso il governo nazionale, affinché accanto ai tamponi già previsti sia possibile effettuare anche i test salivari. Inoltre il segretario del comparto, Pietro Di Fiore, ha chiesto che siano tolte le sanzioni previste dal provvedimento nazionale, derubricandole a formali richiami. Come ricostruisce sempre la Uil, Bisesti (peraltro tacciato dal Pd di “ambiguità” sul tema vaccini) avrebbe rilevato come sull’attuazione del Decreto non vi sia una completa chiarezza, confermando al contempo l’impegno della Giunta provinciale per trovare una “via autonoma”, quantomeno nelle fasi di prima applicazione.
Eppure un gruppo di insegnanti ha firmato un appello per dirsi favorevole all’obbligatorietà del Green pass per il mondo della scuola, oltre a inviare una lettera di protesta alle organizzazioni sindacali. “Siamo indignati – si legge nella lettera – per la posizione assunta dai sindacati di categoria che appare ancora più incomprensibile alla luce del fatto che il Trentino si trova nelle ultime posizioni per popolazione vaccinata”. Il gruppo di insegnanti si dice contrario anche alle mobilitazioni paventate dalle sigle sindacali.
“Ci chiediamo se questi lungimiranti sindacalisti si siano resi conto che dal marzo del 2020 la scuola italiana è stata investita da una pesantissima crisi sanitaria”, afferma Marco Michelotti, docente del Liceo Andrea Maffei di Riva del Garda, tra i firmatari della lettera. “Il Green pass rende la scuola un luogo più sicuro e porterà a maggiori vaccinazioni. Abbiamo deciso di prendere parola perché siamo convinti di rappresentare la maggioranza degli insegnanti e che solo una minoranza di questi sia contraria a Green pass e vaccini”.
Proprio per questo ai sindacati viene chiesto di essere responsabili, soprattutto a ridosso della ripartenza delle scuole. Quest’ultimo un momento estremamente delicato mentre ci si trova ancora in una fase caratterizzata dalla pandemia. Alcuni insegnanti si dicono addirittura pronti a restituire la tessera qualora Cgil, Cisl e Uil dovessero continuare a mantenere questa posizione. “Affermare di essere contrari al Green pass – si legge a conclusione della lettera – equivale a strizzare l’occhio alle frange no vax, che cercano solo un pretesto per non sottoporsi alla vaccinazione”.