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Un fulmine fa rimanere rifugio Telegrafo senza elettricità. Protezione civile e soccorso alpino portano a mano un nuovo generatore. Il gestore: ''Grazie dell'affetto''

Un fulmine aveva colpito venerdì mattina il rifugio che si trova sul monte Baldo a circa 2100 metri. Il generatore, l'unico modo per la struttura di avere energia, era stato distrutto. Alla richiesta di aiuto è arrivato l'impegno del soccorso alpino e della protezione civile 

Di gf - 25 luglio 2020 - 09:16

MONTE BALDO. Il Rifugio Telegrafo non si fermerà. La struttura storica e simbolo del Monte Baldo colpita venerdì da un fulmine (Qui l'articolo) che ha distrutto il sistema elettrico, grazie all'intervento del soccorso alpino di Verona e alla protezione civile di Caprino Veronese riuscirà a rimanere in attività.

 

Nelle scorse ore, infatti, è stato portato in quota un generatore che permetterà al rifugio, costruito dalla Sezione di Verona del Club Alpino Italiano nel 1897, di avere l'energia elettrica per continuare ad accogliere gli escursionisti.

 

Un grazie infinite alla Protezione civile di Caprino Veronese e al soccorso alpino di Verona e a tutti quelli che ci hanno dimostrato vicinanza e affetto” è stato scritto nella pagina Facebook ufficiale del rifugio. “Grazie al loro supporto abbiamo messo in funzione un piccolo generatore di corrente trasportato in quota prima in jeep e poi a piedi”.

La situazione di emergenza è nata ieri quando il maltempo imperversava anche nell'area del monte Baldo. Raffiche di pioggia e temporali si sono abbattuti in maniera violenta su gran parte del nord est. Per l'area del Garda, proprio giovedì, era stata diramata l'allerta arancione per la previsione di forti eventi atmosferici.

 

Ed è stato proprio un fulmine che ieri a metà mattinata, si è abbattuto sul rifugio Telegrafo andando a distruggere la parte elettrica della struttura che si trova a circa 2100 metri e che non ha energia elettrica se non attraverso un generatore che la scarica elettrica ha bruciato. I beni di prima necessità arrivano, invece, in quota tramite teleferica.

La distruzione del generatore dal fulmine ha fatto temere il peggio al gestore Alessandro che ieri, sempre da Facebook aveva chiesto aiuto. “Siamo per terra. Abbiamo bisogno di portare su un generatore che ci consenta di fronteggiare il fine settimana: impossibile avvisare tutti quelli che hanno prenotato o che sono già in viaggio”.

Un aiuto che è arrivato ben presto grazie all'impegno della Protezione e del Soccorso alpino che si sono messi immediatamente d'impegno per portare un nuovo generatore al rifugio trasportandolo prima attraverso la jeep e poi un tratto anche a mano.

Domani (oggi ndr) e domenica rifugio regolarmente aperto” l'annuncio del gestore su Facebook. “Vi chiediamo solo calma e comprensione. Ora comincia una lunga ripartenza: il Telegrafo avrà bisogno della generosità e dell’affetto di tutti”.

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