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Coronavirus in Trentino, 600 persone in quarantena. L'Apss: ''Una rivoluzione organizzativa senza precedenti per l'emergenza''

Il bilancio è sempre più importante: sono 171 i contagi, due i decessi e 600 le persone in quarantena. Alle Viote, ci sono invece tre persone positive. E' arrivata anche una prima risposta dai medici in pensione da 1 o 2 anni

Di Luca Andreazza - 13 marzo 2020 - 18:27

TRENTO. "Una rivoluzione senza precedenti nella storia dell'Azienda", queste le parole di Paolo Bordon, direttore generale dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari per spiegare la riorganizzazione all'interno delle strutture sanitarie trentine per fronteggiare l'emergenza del coronavirus. Il bilancio è sempre più importante: sono 171 i contagi, due i decessi e 600 le persone in quarantena. Alle Viote, ci sono invece tre persone positive (Qui articolo). 

 

"Dobbiamo assicurare risposte rapide in presenza di complessità cliniche - aggiunge Bordon - per accedere rapidamente in terapia intensiva. Da oggi sospendiamo le operazioni chirurgiche nelle valli, escluso ovviamente le urgenze e i parti. Abbiamo raddoppiato le forze sulle terapie intensive in quanto sarà messa in forte tensione nei prossimi giorni". 

 

Una organizzazione che per ora interessa marginalmente l'ospedale Santa Chiara di Trento. "E' stata rimodulata ortopedia - dice il direttore generale  - mentre è l'hub di riferimento per la risposta a traumatologia. Ma se costretti siamo pronti per adeguare le sale operatorie a terapia intensiva, un processo che ci richiede 24/48 ore. In linea generale viene garantita la terapia d'urgenza, i percorsi ambulatoriali e chirurgici salva-vita, tutto il resto è sospeso. E' una lotta contro il tempo". 

 

E' arrivata anche una prima risposta dai medici in pensione da 1 o 2 anni. "Otto anestesisti e due ex primari hanno già aderito. Alcuni vengono messi a disposizione del team di Rovereto - continua Bordon - che è messa sotto pressione. Ringrazio i primi operatori sanitari colpiti dal virus, siamo a loro vicini in questo momento difficile". Si tratta di quattro persone dell'unità di ortopedia di Tione.

 

Alla riorganizzazione si aggiungono gli accordi stretti con Villa Regina di Arco, Solatrix di Rovereto e San Camillo di Trento. A Marco è stato allestito invece un ospedale da campo. "L'appello - spiega il presidente Maurizio Fugatti - è quello di seguire le regole. I risultati sono attesi tra una settimana o dieci giorni. La situazione è costantemente monitorata". 

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