Sopra Courmayeur sta crollando un ghiacciaio. Il sindaco evacua le case ed emana misure d'emergenza
Sul versante italiano del Monte Bianco, gli esperti regionali valdostani hanno notato un'accelerazione del movimento del ghiacciaio di 60 centimetri al giorno. Sulla valle sottostante incombe una massa di 250mila metri cubi di ghiaccio. L'allerta è massima e il sindaco di Courmayeur ha già emesso un'ordinanza d'emergenza
COURMAYEUR. Il ghiacciaio sta crollando. È questo l'allarme lanciato dalle autorità valdostane in riferimento al versante italiano del Monte Bianco, dove una parte consistente del ghiacciaio Planpincieux è stata dichiarata ad alto rischio di crollo nel breve periodo.
L'allerta è massima. La massa, pari a 250mila metri cubi di ghiaccio, potrebbe creare enormi danni se dovesse cadere più a valle. A prevederlo sono le strutture tecniche della piccola regione di frontiera e della Fondazione Montagna, che nelle scorse ore hanno registrato un'accelerazione notevole del movimento del ghiacciaio, con una velocità di circa 50-60 centimetri al giorno.
Il rapporto ha immediatamente destato scalpore, oltre a far partire le automatiche misure d'emergenza di messa in sicurezza, con la chiusura di strade, evacuazioni e interdizione dei percorsi di montagna.
Il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, ha emanato un'ordinanza che dispone la chiusura della Val Ferret, l'evacuazione delle aree a rischio e la limitazione dell'accesso alla vallata per ragioni di sicurezza. Il provvedimento prevede deroghe solo per i proprietari di immobili e i titolari delle attività commerciali, che potranno circolare solo in certe fasce orarie controllate diurne, mentre la circolazione notturna è limitata ai soli mezzi di soccorso.
A rischio, in particolare, c'è il fondo valle antropizzato. “Questi fenomeni dimostrano l'incidenza del cambiamento climatico”, ha dichiarato il sindaco. Il tutto mentre il summit alle Nazioni Unite si è concluso con l'ennesimo fallimento e un insieme di promesse.