''Il Lago Santo? Vogliono trasformalo in una piscina'', la protesta di centinaia di cittadini arriva in consiglio provinciale
La consigliera di Futura, Lucia Coppola, ha presentato una interrogazione. Un gruppo di cittadini a settembre ha lanciato una petizione che ha già raccolto centinaia di firme. Critiche al progetto promosso dal Comune
TRENTO. E' arrivata in consiglio provinciale, con un'interrogazione della consigliera di Futura Lucia Coppola (QUI L'INTERROGAZIONE), la richiesta dei cittadini di fermare il progetto di riqualificazione del lago Santo in Val di Cembra.
Si tratta di un progetto molto discusso già in passato e per il quale è stata lanciata a settembre anche una petizione contro il progetto di "Valorizzazione turistico ambientale del Lago Santo" del costo di circa 250 mila euro, approvato dalla Giunta comunale di Cembra Lisignago e autorizzato dal Servizio Bacini Montani della Provincia e dalla Comunità della Valle di Cembra.
L'avvio dei lavori è previsto per questo autunno e la petizione ha già raccolto qualche centinaio di firme. La riqualificazione prevede, fra i vari interventi, la sopraelevazione delle sponde e la realizzazione di 250 – 300 metri quadri di pontili sorretti da dei pilastri di cemento armato.
Elementi questi che hanno fatto nascere non pochi mal di pancia tra i cittadini con il timore che si vada a sacrificare solo per motivi turistici un'oasi naturale. “Qui c'è il rischio che si trasformi un lago bellissimo in una piscina” spiega chi da diverso tempo cerca di far cambiare idea al comune al fine di “tarare” in modo migliorare la riqualificazione per ottenere un maggior rispetto all'ecosistema e all'ambiente tutto della zona.
Qui riportiamo la petizione popolare
Fermiamo subito il "martirio" del lago Santo
Al Presidente del Consiglio Provinciale di Trento
In riferimento al progetto di "Valorizzazione turistico ambientale del Lago Santo" del costo di circa 250 mila euro di soldi pubblici, redatto dallo studio tecnico AMP, approvato dalla giunta comunale di Cembra Lisignago e autorizzato dal Servizio Bacini Montani della PAT e dalla Comunità della Valle di Cembra,
I SOTTOSCRITTI FIRMATARI CHIEDONO AL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA DI TRENTO
- di bloccare immediatamente i lavori del progetto che partiranno nell’autunno 2019;
- di revisionare il progetto all’insegna della massima sostenibilità ambientale perseguendo l’obiettivo specifico 15.1 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU che chiede alle amministrazioni di, “entro il 2020, garantire la conservazione, il ripristino e l’utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce”.
Tale richiesta è motivata perché nel progetto di "Valorizzazione turistico ambientale del Lago
Santo":
- manca un'approfondita analisi del territorio, dei flussi attuali e attesi, delle capacità di carico e di stress dell'ecosistema, utile alla progettazione ambientalmente sostenibile degli interventi;
- manca il ripristino dell'estesa area, da anni in stato di degrado, che si affaccia sul lago nella zona a sud; questa situazione è stata oggetto dell’interrogazione n. 39 di data 20 novembre 2018 presentata in Consiglio della Provincia di Trento;
- manca un piano di mobilità sostenibile;
- è prevista la realizzazione di pontili di elevato impatto ambientale sia per la loro superficie totale di 303 mq, “inutilmente vistosa e fuori scala” in un piccolo lago, sia per la presenza di pilastri in cemento armato, che saranno installati nel lago con battipalo senza aver svolto prima alcuna indagine geologica del fondo lacustre e con il rischio di fuoriuscite di miscela cementizia nelle acque;
- la sistemazione dell’intera spiaggia nord-nord est è di elevato impatto ambientale perché è previsto l’innalzamento del livello della spiaggia tramite l'apporto medio di 30-40 cm di terreno; esiste, inoltre, documentazione secondo la quale, in questa area, furono rinvenuti in passato reperti preistorici;
- sono d’impatto ambientale altri interventi quali gli scivoli, le reti, l'illuminazione notturna e il taglio del filare di abeti rossi posti a nord del lago.
Il progetto è stato analizzato nei minimi particolari da un gruppo di cittadini al fine di ricavarne una valutazione il più possibile oggettiva. “L'obiettivo che abbiamo cercato di perseguire è stato quello di fare una valutazione del progetto per esprimere poi un parare oggettivo che riguardasse la sostenibilità ambientale” spiega Luigino Gottardi, componente dei Verdi per il Trentino.
Oltre agli atti ufficiali dei lavori sono stati sentiti i progettisti, gli esperti del settore, i rappresentanti dei bacini montali e i rappresentanti di diverse associazioni ambientaliste e forze politiche trasversali.
Non mancano le criticità emerse dallo studio che riguardano l'assenza di una dettagliata analisi del territorio all'imponente impatto ambientale che arriverebbe dai pontili come si legge tra l'altra nel testo della petizione.
“Sia l'attuale amministrazione ma anche la precedente – ha spiegato Gottardi – hanno portato avanti lavori non proprio sostenibili. A partire da un servizio bar sulla rive del lago, un parcheggio all'interno di un bosco al ghiaino in porfido versato sulla spiaggia. Qui ci si è scordati di mettere in piedi anche un progetto di mobilità sostenibile” Le critiche riguardano, insomma, un prevalere degli interventi artificiosi su elementi ambientali ad esempio la presenza nel progetto di riqualificazione dei piloni in cemento armato.
“In un'epoca – spiega Gottardi – in cui le piscine all'aperto vengono sempre più fatte copiando gli specchi d'acqua naturali, qui vogliono trasformare un bel lago in una piscina”.
L'intenzione da parte dei promotori della petizione non è quella di cancellare il progetto ma di fermarlo per revisionarlo. Ed arriva anche una proposta provocatoria: “Visto quello che sta avvenendo proprio in questi giorni a livello globale – spiega Gottardi – non sarebbe male che il comune di Cembra affidasse la gestione, la cura e il ripristino del lago Santo ai ragazzi di Fridays of Future. Sarebbe un'occasione importante per questo movimento per realizzare e mettere in pratica il proprio pensiero”.