Senza sosta per ''aiutare i nostri cugini'', il Primiero si mobilita a Livinallongo e Agordo
Passata la piena emergenza, i pompieri non hanno voluto sentire la stanchezza e si sono messi subito a disposizione delle comunità bellunesi. Circa 50 unità dei corpi di Canal San Bovo, Primiero San Martino, Imer, Mezzano e Sagron Mis
LIVINALLONGO. "Ci siamo sentiti in dovere di aiutare i nostri cugini bellunesi", spiega Paolo Cosner, ispettore distrettuale dei vigili del fuoco del Primiero, che aggiunge: "Ci lega una storica tradizione di amicizia e nel momento del bisogno ci si aiuta tutti, sempre. Inoltre la cittadinanza ci ha accolto benissimo e questo ci ripaga degli sforzi".
Una storia che si aggiunge a quella del corpo di Mezzolombardo, Cles, Fondo e Malè (Qui articolo) e i pompieri della Val di Fassa (Qui articolo). Dietro la semplicità di queste parole si nasconde tantissima solidarietà. La zona di Primiero San Martino di Castrozza e Vanoi è stata tra le zone più flagellate dall'ondata di maltempo.
Ma passata la piena emergenza (Qui articolo), i pompieri non hanno voluto sentire la stanchezza e si sono messi subito a disposizione delle comunità bellunesi. Circa 50 unità dei corpi di Canal San Bovo, Primiero San Martino, Imer, Mezzano e Sagron Mis si sono dirette alla volta di Livinallongo e Agordo.
"Appena possibile - dice l'ispettore - risolte le tante criticità sul nostro territorio, ci siamo organizzati per andare dai nostri vicini. Ci siamo confrontati e sentiti spesso durante la piena emergenza e appena possibile abbiamo preso armi e bagagli per dirigerci nel bellunese".
Senza sosta e soluzione di continuità, per aiutare sempre. "Ci siamo messi a disposizione - evidenzia l'ispettore - soprattutto per le coperture delle abitazioni private e pubbliche, come chiese e parrocchie, forti della nostra esperienza nel settore della carpenteria: lavori di prima necessità e urgenti, anche per l'avvicinarsi dell'inverno e per permettere alle famiglie di rientrare in casa o restare nell'edificio in piena sicurezza".
Una proposta accolta con entusiasmo dai pompieri, che volontari e dopo giorni faticosi, non si tirano mai indietro, instancabili. "Il distretto - conclude Cosner - può vantare circa 150 unità e, compatibilmente con gli impegni quotidiani, un terzo si è diretto oltre confine per aiutare i nostri amici. Mettiamo a disposizione più che volentieri materiali e manualità, preparazione e professionalità. Nel momento del bisogno ci si aiuta sempre".