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Qui Primiero e San Martino: passo Brocon ancora bloccato, elettricità garantita con i generatori e si deve bollire l'acqua

Situazione in netto miglioramento. Evidente il danno ambientale e paesaggistico. Permangono poche criticità lungo alcune strade. Difficile valutare i tempi di riapertura del passo. Alcune famiglie ancora evacuate nel Vanoi

Di Luca Andreazza - 02 novembre 2018 - 13:29

PRIMIERO SAN MARTINO. Dopo la tregua di ieri piove ancora sul primierotto, ma ormai la piena emergenza è alle spalle e la macchina dei soccorsi, vigili del fuoco di zona in testa, sono al lavoro per gli interventi residuali. Ovviamente sono ingenti i danni tra corsi d'acqua esondati, tetti scoperchiati, alberi abbattuti e smottamenti. Anche qui il paesaggio è mutato, si ipotizza lo schianto di almeno 200 mila metri cubi di piante.

 

 

Restano alcune criticità relative alla viabilità, soprattutto verso il confine veneto, ma anche tra Primiero e San Martino, la strada principale è ancora attenzionata, il muro di sostegno è danneggiato e resta percorribile esclusivamente dai mezzi di emergenza, i tecnici sono al lavoro per verificare la stabilità e mettere tutto in sicurezza. Difficile prevedere i tempi di riapertura sul passo del Brocon.

 

Ore di paura in Primiero e San Martino

Permangono alcune difficoltà a Sagron Mis e nel Vanoi, dove l'elettricità non è ancora pienamente ristabilita e sono necessari i gruppi elettrogeni. Resta in tutto il territorio l'ordinanza di bollire l'acqua del rubinetto prima di usarla a fini alimentari in via precauzionale. Nei prossimi giorni, superata l'ondata di maltempo, i tecnici potranno procedere con le analisi chimiche.

 

Quella del Primiero è una comunità sempre molto unita, un unione rafforzata nel periodo di allerta rossa e assenza di elettricità: le caserme di pompieri sparse sul territorio sono diventate i punti di riferimento e di aggregazione per la popolazione, tra i pochi posti dove poter reperire informazioni aggiornate, consumare un pasto al caldo e poter telefonare.

 

Nei giorni più critici sono stati circa 150 i vigili del fuoco, oltre a tutte le forze dell'ordine e le unità coordinate dalla protezione civile in moto senza senza sosta per cercare di garantire la massima sicurezza e incolumità a tutti i cittadini. In via precauzionale alcune famiglie sono state evacuate, quasi tutte sono riuscite a rientrare nella propria abitazione, anche se ci sono ancora alcune problematiche da risolvere per alcuni nuclei.  

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