Val di Fiemme, bilancio drammatico: crolla un ponte e si danneggia quello nuovo. Migliaia di alberi abbattuti e acquedotto danneggiato
Le ore più dure sono alle spalle dopo pioggia, vento e black out. Parecchie campate di conduttori sono state danneggiate in particolare dalla caduta delle piante (GUARDA LE IMMAGINI), alcune trascinate dalle raffiche sui cavi dell'alta tensione. Ristabilita la corrente elettrica. Resta l'ordinanza di bollire l'acqua a fini potabili
CAVALESE. "L'emergenza è superata e tutte le situazioni particolari sono state messe in sicurezza. Tutto è sotto controllo", spiega Silvano Welponer, sindaco di Cavalese.
Le ore più dure sono alle spalle dopo pioggia, vento e black out. Parecchie campate di conduttori sono state danneggiate in particolare dalla caduta delle piante, alcune trascinate dalle raffiche sui cavi dell'alta tensione. Sono necessari alcuni giorni di lavoro per risanare la situazione in via definitiva, ma i tecnici sono riusciti a ripristinare l'elettricità.
Tantissimi, migliaia, gli alberi caduti che nella serata di ieri avevano praticamente isolato la Valle di Fiemme. "La viabilità - aggiunge il primo cittadino - ora è ok, si riesce a circolare, anche se resta molto lavoro per la completa rimozione dei detriti".
A causa della veemenza climatica è crollato l'argine del ponte sull'Avisio e il cedimento del ponte della Cascata. La caduta del ponte alla Cascata determina l'interruzione delle forniture alla Bioenergia Fiemme, l'interruzione è prevista anche nei prossimi giorni.
L’altra situazione problematica riguarda il cedimento dell’argine del ponte di Strametizzo, opera inaugurata appena nel 2016 per 4 milioni di euro. Al momento viene garantita circa un quinto della fornitura abituale. E' stata decisa la chiusura delle attività energivore (artigianale e industriale).
Si lavora ora alla realizzazione di un by-pass sul ponte, che si prevede di ultimare nell'arco di una settimana. Questo consente di riattivare l'erogazione di gas per tutto l'inverno, in attesa di effettuare interventi più risolutori nella prossima primavera.
"I tecnici - prosegue il sindaco - sono all'opera per ristabilire la piena funzionalità quanto prima, ma l'acqua inizia a scarseggiare e quindi dobbiamo prevedere una razionalizzazione fino a quando non si può tornare a regime". Ancora in vigore l'ordinanza che impone la bollitura dell'acqua a fini potabili.
Resta anche da quantificare l'ammontare dei danni, "che sono ingenti - conclude Welponer - ma distribuiti a macchia di leopardo in tutta la valle. Nei prossimi giorni riusciremo a definire il valore dei danneggiamenti".