Il defibrillatore lanciato a distanza di metri, sede devastata e furti per 5 mila euro
Nel mirino la sede dell'Adige hockey club di Mori. E' la quarta intrusione nel giro di pochi mesi. Il sindaco Stefano Barozzi: "Abbiamo tracce evidenti per andare a individuare i colpevoli"
MORI. Furti e danni per circa 5 mila euro, questa la scoperta fatta questa mattina dai dirigenti dell'Adige hockey club di Mori, quando hanno trovato la porta d'ingresso letteralmente spezzata a metà. Solo l'avvisaglia di quanto i vertici societari hanno trovato all'interno: una sede completamente devastata. Anche il defibrillatore è stato scagliato a metri di distanza.
Questa però è la seconda incursione consecutiva nel clubhouse dell'Adige hockey nel giro di poche ore. La notte tra mercoledì e giovedì i ladri si erano già introdotti nell'edificio, ma si erano limitati a rubare pochi oggetti di scarso valore, senza causare grossi danneggiamenti. Nella scorsa notte la seconda "spedizione" dei malviventi, probabilmente gli stessi che si sono organizzati per un'operazione più efficace per quanto riguarda il bottino, ma anche maggiormente distruttiva, evidente la volontà di creare danni. Il presidente della squadra, Marco Bisoffi, ha formalizzato la denuncia ai carabinieri di Mori.
"Abbiamo tracce evidenti per andare a individuare i colpevoli - spiega il sindaco Stefano Barozzi - la giustizia potrà dunque seguire il proprio corso e dare seguito alle denunce. Sono fenomeni non più accettabili e i colpevoli dovranno ripagare la comunità del danno causato".
La clubhouse è una casetta di legno che i volontari dell’hockey usano come base operativa per fare servizio di ristorazione durante e dopo le partite. Al suo fianco è presente anche un tendone. Il bilancio delle effrazioni negli ultimi mesi sono ormai quattro. "Ma sembravano ragazzate – commenta Bisoffi – porta forzata e qualche birra rubata. Questa volta è diverso".
Un effrazione molto violenta, i ladri hanno divelto la porta e quindi hanno rubato tre casse di birra, due di analcolici, tre confezioni da 1,5 chili di carne salada, molti cartoni di pizza surgelata. A quel punto forzano tutti i lucchetti di chiusura degli stipetti, riescono anche a tranciare il cavo d’acciaio che tiene chiusi i frigoriferi e rompono anche le maniglie.
Il defibrillatore viene lanciato fuori dalla casetta e dovrà essere revisionato per un importo di circa mille euro. Al furto e al danno si aggiungono i veri e propri dispetti: il the freddo viene usato per riempire la macchinetta del caffè e sporcare tutti i cassetti e i piani di lavoro.
Come anticipato al campo sportivo c’è stato il sopralluogo dei carabinieri ed è arrivato anche il sindaco Stefano Barozzi: la struttura sportiva, in gestione alla società di hockey, è infatti di proprietà comunale. Altri volontari riferiscono che anche la maniglia della sede della banda, poco lontana, è stata forzata, ma senza ulteriori danni.