Consegnati nel corso del Trento Film Festival 12 defibrillatori ad altrettanti rifugi trentini
Il progetto promosso dal Tavolo trentino della Montagna e coordinato da tsm-Accademia della Montagna. L'acquisto è stato reso possibile anche grazie la raccolta di fondi attraverso il libro "Montagne senza vetta. Il coraggio di sentirsi liberi" di Massimo Dorigoni. Il contributo anche da parte del Rotary Club di Trento
TRENTO. Dotare i rifugi trentini, in particolare quelli più isolati o difficili da raggiungere, di un defibrillatore semiautomatico, strumento che può salvare la vita di tante persone. Questo l'obiettivo del progetto promosso dal Tavolo trentino della Montagna e coordinato da tsm-Accademia della Montagna che ha visto la consegna dei defibrillatori a 12 rifugi che hanno partecipato al progetto "Rifugio cardioprotetto".
La cerimonia ha avuto come teatro il Muse, nell'ambito del Trento Film festival: protagonisti i rifugi Tuckett e Pedrotti per il Brenta, Mandrone per l’Adamello, Altissimo per il Baldo, Setteselle per il Lagorai, Rosetta per San Martino di Castrozza, Maddalene per la Val di Non, Vaiolet e Roda de Vael per la Val di Fassa, Vallaccia per il gruppo dolomitico Vallaccia-Monzoni, Sandro Pertini per il Sassolungo e Malga Kraun per il Monte di Mezzocorona.
L'iniziativa è stata resa possibile dalla disponibilità di Massimo Dorigoni e dalle vendite del suo libro "Montagne senza vetta. Il coraggio di sentirsi liberi", con i racconti di alcuni tra i più forti alpinisti trentini. Attraverso la campagna nel corso del 2017 sono stati raccolti oltre 10 mila euro che hanno consentito l’acquisto dei defibrillatori per i rifugi, mentre 2 defibrillatori sono stati offerti dal Rotary Club di Trento.
A collaborare per la raccolta fondi anche l’Associazione ”Pernici della Piof" di Lizzana che ha collaborato nella raccolta fondi, dall’associazione “Millecentrini" della Valle di Fassa che ha donato l’importo per l’acquisto di un defibrillatore; molte le adesioni dei rifugi, in primis il rifugio Fuciade, già dotato autonomamente dell’apparecchio.