Occupazione Progettone in Alta Valsugana a rischio, la Uil: "Gli enti devono riconnettersi tra loro"
Attuale segretario generale della Uil in Trentino è giornalista pubblicista dal 2014
Il grido d’allarme proveniente dalla Comunità Alta Valsugana circa il rischio che decine di lavoratori socialmente utili non possano essere occupati nel 2018 nei progetti che gli enti pubblici attivano sul territorio per mera riduzione o mancanza di risorse, è preoccupante.
Come Uil invitiamo il presidente Caresia, che ha confermato problemi di bilancio della sua Comunità di Valle e dei Comuni - anche rilevanti come Pergine - per il rinvenimento dei finanziamenti necessari allo scopo, a attivare i rappresentanti dei tanti Comuni della Comunità a rappresentare questa esigenza al Bim dell’Adige, che già nel 2017, stanziò risorse e attivò parecchi progetti per l’esecuzione dei quali furono utilizzati lavoratori socialmente utili, con gli stessi requisiti di quelli che al momento non verrebbero richiamati dalle graduatorie di impiego locali.
La Uil sollecita quindi anche il Consorzio dei Comuni, l’Assessorato al lavoro, l’Agenzia del lavoro e i Bim del Trentino a 'riconnetersi' tra loro per vedere di ripetere, magari allargandola agli altri Bacini imbriferi montani, l’iniziativa del 2017 che ha permesso a centinaia di disoccupati non la soluzione definitiva del lavoro, ma l’opportunità per diversi mesi (da 4 a 10) di un’occupazione regolare il cui servizio è sempre stato apprezzato dalle comunità del territorio e dei residenti.
Una nostra battaglia vinta, quella del coinvolgimento dei Bim nelle politiche attive del lavoro e sociali dei territori, concretizzatasi finalmente l’anno scorso, che deve coerentemente proseguire anche nel futuro.