Si rinnova ogni anno il mais ibrido da foraggio, in Trentino se ne seminano di solito due tipologie
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
I coltivatori di mais da foraggio che operano nelle Giudicarie esteriori e in Valsugana ricorrono ogni anno all’acquisto della semente da ditte specializzate.
Trattandosi di seme ibrido ottenuto dall’incrocio fra due linee pure, la risemina comporterebbe un calo di produzione, ciò a seguito della disgiunzione dei caratteri come previsto dalla seconda legge di Mendel.
I prodotti in offerta, dice Roberta Franchi, tecnico della Fondazione Mach per la coltivazione del mais, sono indicati da due numeri: il primo corrisponde alla classifica data dalla Fao ed è per convenzione progressivo.
Il secondo indica la durata in giorni del ciclo di coltivazione. In Trentino si seminano di solito due tipi di mais ibrido: la classe 400 che ha un ciclo di 90-95 giorni e la classe 700 che richiede invece 140 giorni di coltivazione in campo. Il costo va da 80 a 100 euro a dose.
Una dose corrisponde per convenzione internazionale a 25.000 semi. Per coprire 1 ettaro sono necessarie 3 dosi. In pratica servono 7,5 piante per metro quadrato.