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''Sono i figli che trasformano i padri'', Èdouard Louis in ''Chi ha ucciso mio padre'', non fa sconti a nessuno. ''Tredici Racconti stonati, ma non troppo…al tempo del coronavirus''

Il padre è imbevuto di razzismo e omofobia, eppure suo figlio è un omosessuale. E sua madre non è da meno nei rimproveri. Un breve ma intenso racconto di Èdouard Louis
DAL BLOG
Di Nicola Zoller - 03 maggio 2021

Socialista dal 17° anno d'età, continua a dedicarsi allo studio del pensiero progressista e democratico

Vivevano nella profonda provincia francese. Il padre è imbevuto di razzismo e omofobia, eppure suo figlio è un omosessuale: una sera al bar lo dice davanti a tutti che avrebbe preferito avere un altro figlio invece di lui. E sua madre non è da meno nel rimproverargli: "Perché sei così? Perché ti comporti sempre come una femmina? Al paese dicono tutti che sei frocio, c’hai svergognato, ti prendono tutti in giro. Non capisco perché fai così".

 

A tratti le cose cambiano: in una feroce lite familiare, lacrime calde di sua madre cadono sulla sua testa. Un’altra volta suo padre confida: "Sei un ragazzino fantastico, mica lo so come ho fatto a fare un figlio come te".

        

Il figlio cresce, studia, scrive, milita nell’estrema sinistra, scopre l’amore. Segue da lontano la parabola umana del padre. Al lavoro in fabbrica aveva subito un grave incidente, ne era uscito con la schiena schiacciata; prima riceveva gli aiuti sociali, poi glieli tolgono, lo obbligano a fare un lavoro da spazzino, lontano, in un’altra città. Capisce che i suoi nemici non sono gli immigrati o i gay, ma quei governi che pensano "che i poveri siano troppo ricchi e che i ricchi non siano abbastanza ricchi". 

 

Èdouard Louis nel suo breve ma intenso racconto Chi ha ucciso mio padre, non fa sconti a nessuno: Chirac, Sarkozy, Hollande, Macron, sono loro i colpevoli, il corpo martoriato di suo padre 'accusa' quelle storie politiche.

 

Un giorno va finalmente a trovarlo, quel padre. Il figlio lo ascolta poi dolcemente lo rimprovera: "Tu, che per tutta la vita hai ripetuto che il problema della Francia erano gli stranieri e gli omosessuali, adesso critichi il razzismo della Francia, mi chiedi di parlarti dell’uomo che amo. Sei cambiato, uno dei miei amici dice che sono i figli che trasformano i genitori e non il contrario".

 

Sì, possiamo riassumere così: la rabbia di quel padre è stata indotta dalla realtà in cui è cresciuto, poi le politiche sociali del governo l’hanno distrutto. "Fai ancora politica?" chiede quel padre. "Sì, sempre di più" risponde il figliolo. "Fai bene, fai bene – ripete il genitore riconciliato – ci vorrebbe una bella rivoluzione". Commenta per noi lo scrittore Edoardo Vigna: per aggiungere intensità emotiva al pregno racconto, non serviva una parola in più.

 

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