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La Cantata spirituale Theòs a Trento. La musica e drammaturgia di Mario Pagotto sul palco della Filarmonica

DAL BLOG

Analisi, recensioni, presentazioni delle grandi opere nella prestigiosa sala della Società Filarmonica di Trento

Eppure ciò che è trascendente / puro spirito / lascia traccia, / scolpisce la superficie,/ solca la carta. Sono questi i primi versi della Cantata spirituale Theòs, firmata per libretto e musica dal compositore emiliano Mario Pagotto (1966), prodotta dal Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone, ospitata dall’omologo Festival regionale trentino-atesino, domenica 4 giugno, alle 18 alla Sala Filarmonica di Trento.

 

L’opera è una riflessione musicale, la ricerca di un percorso, tra i tanti possibili, all’interno di una spiritualità che, nonostante l’evidente secolarizzazione della nostra società, appare, talvolta, come un’esigenza irrinunciabile e che non è possibile ignorare. La musica compenetra i testi dello stesso Pagotto e conduce attraverso un reticolo di citazioni da opere di autori mistici appartenenti a diverse epoche e differenti confessioni religiose. Altri testi sono tratti dal Paradiso di Dante Alighieri e dal libro di Qoelet (le bibliche Ecclesiaste) con il Vanitas vanitatum, che tanta influenza ha avuto nella coscienza culturale occidentale. Mario Pagotto è compositore affermato, con numerose commissioni e pagine musicali eseguite tra Venezia, Torino, Lione, Trieste, Roma, nonché radiodiffuse dalla RAI e premiate in concorsi internazionali.

 

Ad interpretare la cantata un ensemble di professionisti guidati dalla concertazione di Eddi De Nadai, già Maestro Collaboratore al Teatro la Fenice di Venezia, Staatsoper di Hannover, Verdi di Trieste, Lirico Sperimentale di Spoleto, diplomato in pianoforte e clavicembalo a Venezia, studi in Direzione d’Orchestra con Romolo Gessi, Donato Renzetti, Lior Shambadal e Deyan Pavlov. E' stato direttore ospite al Teatro dell’Opera di Izmir e, dal 2009 a tutt’oggi al Bolshoi Theater di Tashkent, con il quale ha instaurato una continuativa collaborazione, anche come preparatore del repertorio italiano. Svolge una intensa attività collaborando con prestigiose orchestre, importanti solisti, dirigendo un vasto repertorio sinfonico e operistico in Italia e all’estero. Si dedica con interesse alla musica contemporanea, promuovendo l’attività di giovani compositori ed è fondatore e direttore artistico dell’Ensemble Strumentale Orpheus, specializzato nella musica del Novecento e contemporanea.

 

Biografie artistiche altrettanto consolidate presentano i soprani Francesca Paola Geretto, perfezionatasi con Mirella Freni e Mariella Devia e Nataša Trček Contaldo formatasi all'Accademia di Lubiana e specializzata nel repertorio contemporaneo.

 

Gli episodi recitati sono affidati a Giulio Raffin, attore pordenonese, mentre la parte strumentale (oboe, clarinetto, violino, viola, violoncello e pianoforte) è affidata all’ Ensemble del Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone, istituito dalla direzione artistica del Festival al fine realizzare autonomamente nuove commissioni e produzioni, è formato da strumentisti che svolgono una intensa attività internazionale come elementi stabili e collaboratori delle più prestigiose istituzioni italiane e straniere.

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