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Il Quartetto Esmé, quattro giovani musiciste coreane, già affermate sulla scena internazionale protagonista a Trento

Nel 2018 il Quartetto ha vinto il “Concorso per quartetto d’archi” promosso dalla Wigmore Hall di Londra facendo incetta di premi clamorosi come quelli riservati alla migliore esecuzione di Mozart, al miglior Beethoven e quello offerto dall’Esterhazy Foundation Prize per le opere di Haydn
DAL BLOG

Analisi, recensioni, presentazioni delle grandi opere nella prestigiosa sala della Società Filarmonica di Trento

Giovedì 25 novembre, alle 19.30, la Società Filarmonica di Trento ospita il Quartetto Esmé, quattro giovani musiciste coreane, già affermate sulla scena internazionale.

 

Nel 2018 il Quartetto ha vinto il “Concorso per quartetto d’archi” promosso dalla Wigmore Hall di Londra facendo incetta di premi clamorosi come quelli riservati alla migliore esecuzione di Mozart, al miglior Beethoven e quello offerto dall’Esterhazy Foundation Prize per le opere di Haydn. Da qui ha preso il via una carriera artistica divenuta immediatamente rilevante segnata dagli inviti al Festival di Lucerna, al Flagey di Bruxelles per il Musiq3 Festival, alla Lotte Concert Hall di Seoul, al Brahms Festival di Lubecca, al Festival Classic Esterházy di Eisenstadt.

 

Per il concerto di Trento, le quattro giovanissime, grandi interpreti, accanto alle pagine di Beethoven e Dvorak hanno condiviso con la Filarmonica la scelta di un’opera offerta in prima esecuzione assoluta scritta appositamente dal compositore trentino Roberto Di Marino.

 

E’ possibile comporre musica partendo da elementi minimi, neutri, privi di una evidente connotazione stilistica o culturale come ad esempio semplici intervalli, cellule di poche note, strutture matematiche, ecc. Oppure si può comporre partendo da materiali che rimandano a qualche stile o cultura, come una particolare scala, un ritmo caratteristico, ecc. In questo quartetto d’archi ho seguito questa seconda strada. Ho scelto una scala e un ritmo dai sapori vagamente medio-orientali e alcune modalità di articolazione dei suoni dal carattere vagamente esotico. Nessuna ambizione di creare qualcosa di nuovo ma un semplice gioco di accostamenti che ha come esito un musica impura, contaminata. (R. Di Marino)

 

La Stagione dei Concerti, sotto la direzione artistica di Antonio Carlini, proseguirà il 2 dicembre, con il ritorno in Filarmonica del Quartetto Jerusalem, una delle migliori formazioni cameristiche in assoluto oggi in attività al mondo. Ascoltarli nuovamente a Trento nei tre mondi diversi di Mendelssohn, Webern e Dvorak sarà davvero un’occasione imprevedibile quanto emozionante.

 

Per accedere ai concerti è richiesto il Green pass. Per informazioni sui biglietti e il programma dettagliato (Qui info).

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