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"The Whale", un film toccante. Ecco perché da quella sera che l'ho visto una parte di me non sarà più la stessa

DAL BLOG
Di Barbara Mastronardi - 18 marzo 2023

 Ribelle quanto basta amo gli animali e in particolare i gatti. Inseguo sempre i miei sogni come quello di scrivere e da sempre racconto storie spesso e volentieri di mici e micie.

Non mi ritengo assolutamente una critica cinematografica, per tutti i numi del cielo. Sono solo un'appassionata e curiosa divoratrice di pellicole. Trovo sia un passatempo meraviglioso, similare alla gioia profonda dell'ascoltare la musica che a parere mio non ha eguali. La musica è vita ed il cinema ne è un ottimo compagno. Sono appena stata a vedere uno dei film più meravigliosi e controversi che abbia mai avuto la gioia di poter assaporare. "The Whale". Ho sentito in modo dirompente il bisogno di parlare di questa storia, di palesare assolutamente le profonde e discordanti emozioni che la sua visione ha fatto scaturire nella mia anima.

 

La vicenda è singolare, e segna il ritorno dietro la macchina da presa di Darren Aronofsky, il regista di Madre, che ci accompagna con sfaccettate e oniriche variazioni di tema nella vita di Charlie (un Brendan Fraser in una parola sola, magico, vincitore di un meritatissimo Oscar 2023) un uomo patologicamente obeso. La vicenda è tratta dall'opera teatrale di Samuel D. Hunter, e ne si intuisce l'origine primaria, visto che l'intero film è girato nel claustrofobico e cupo appartamento del professore inglese, che per non spaventare con il suo aspetto i suoi alunni, tiene lezioni online, con la sua voce unica, un Fabrizio Pucci in stato di grazia. Una voce che incanta, che fa innamorare perdutamente per la sua particolarità.

 

Mangia compulsivamente cibi spazzatura senza sosta e ogni tanto riceve la visita della sua amica infermiera Liz, con la quale ha in comune un doloroso passato. Sapendo che la fine è vicina tutti i controlli della sua amica infermiera, gli unici che accetta, lo fanno pensare, quando la giovane figlia ricompare nella sua vita Charlie fa di tutto per riallacciare i rapporti. "The Whale ", la balena, è un pugno nello stomaco. Un pugno duro e inesorabile che prende il tuo cuore e lo stritola in un crescendo di emozioni tutte diverse.

 

Dalla rabbia per questo uomo che si sta consapevolmente uccidendo, in una lucida punizione per i terribili fallimenti della sua vita, come l'abbandono della figlia e la moglie per la sua dichiarata omosessualità, alla tenerezza quando con fatica si fa lo doccia per essere bello per lei, ai suoi timidi e impacciati tentativi di entrare in sintonia con questa adolescente cattiva ed infelice che troverà la sua redenzione. Un uomo disperato e sensibile, che rammenta a tratti il suo profondo amore per un ragazzo, finito in tragedia e alterna momenti di fame compulsiva a crudi attimi di consapevolezza.

 

Pochi personaggi, la ex moglie interpretata da Samantha Morton, che compare in alcune scene ma colpisce per la sua profondità, la sua amica Liz, Hong Chau, magistrale nei suoi affettuosi quanto inutili tentativi di convincerlo al ricovero, il ragazzo fanatico religioso turbato dalla situazione assurda, che sistemerà la sua vita grazie alla ragazzina, un curioso cammeo dell'uomo che porta il cibo a domicilio in una scena lampo scioccato dall'aspetto di Charlie, ma il centro sono lui, e la figlia Ellie. Un verissimo e reale concentrato di rabbia adolescenziale e sete spasmodica di amore dipinto con maestria da Sadie Sink e i suoi fiammeggianti capelli rossi ( chi non conosce Stranger Thing??).

 

La cosa che più mi ha colpito è la profonda umanità di Charlie, il disastro emotivo del suo cuore, incatenato in un corpo mostruoso, ardentemente alla ricerca di amare ed essere amato. Tanto è stato scritto su questo film, chi dice che è volutamente strappalacrime, chi lo trova banale, chi scontato, chi un capolavoro.

 

Io dico solo in primis che non voglio narrare quello che succede, sarebbe un sacrilegio per chi ancora deve vederlo. Sono uscita da quel cinema in lacrime, ma con un quid in più dentro, la consapevolezza del valore della vita e dell'amore.

Contro tutto e contro tutti. Contro la stessa realtà, ed una piccola parte di me, da quella sera non sarà più la stessa.

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