Conte, dì qualcosa di sinistra. Come il premier è diventato il leader perfetto per l'Italia
Dal 1999 collabora al quotidiano Alto Adige per il quale ha curato per anni la rubrica settimanale di enogastronomia. Ha scritto per mensili e riviste tra cui l’Espresso e la guida ai Ristoranti d’Italia, la guida “Osterie d’Italia”, “Locande d’Italia” di Slow Food oltre a “Bar d’Italia” del Gambero Rosso
Conte, dì qualcosa di sinistra! Se non fosse che biascica e parla con le adenoidi, Giuseppe Conte sarebbe il leader perfetto. Per l’Italia. Bello, a giudizio universale delle nostre amiche, fine, anche elegante, nonostante i completi sempre un po’ troppo attillati. Una sorprendente rassomiglianza con il Silvio Berlusconi giovane, ma con i capelli. Sorriso seducente e sguardo malandrino.
Non sappiamo come andrà a finire la fiducia in Senato oggi. Se, cioè, il Presidente del Consiglio otterrà in qualche modo la maggioranza assoluta di 161 senatori o si dovrà accontentare di quella relativa. Di certo, però, ha già vinto la battaglia più importante. Quella mediatica. Doppio il risultato: la consacrazione come leader del governo di sinistra e il silenzio dell’opposizione.
Il martirologio cui lo ha iscritto il cattivo per antonomasia, Matteo Renzi, lo ha fatto assurgere all’intoccabile ruolo di martire o eroe della patria, che va da sé, non comprende critiche. Figurarsi la sfiducia. Silente, o al massimo berciante l’opposizione. Salvini che di populismi se ne intende, capita l’antifona, si è più o meno defilato, ripetendo, senza particolari variazioni, i refrain degli ultimi mesi. Elezioni subito, invasione, bla bla bla.
A meno di due anni dall’endorsment sovranista e gli affettuosi attestati di stima di Trump, “Giuseppi!”, la metamorfosi può dirsi completata, e il nuovo leader della sinistra, fatto. E poco importa che abbia messo la firma su tutte le leggi Salvini e non gli si riconosca una dichiarazione progressiste, una. Di qui, oltre che per le comuni origini pugliesi, l’intesa con Massimo D’Alema e il campo a lui riferito. Conte, dì qualcosa di sinistra!
L’unica degna di nota, in tal senso suona più o meno come “il mio cuore batte a sinistra”. Che però vale un po’ per tutti. Certa, invece è la sua devozione a Padre Pio e un alone di incenso e grembiulini venerabili che lo accompagna fisso. Abbiamo chiesto a un nostro amico psichiatra a cosa di debba questo sorprendente fenomeno. “Sono gli ormoni” ha risposto. Un rilascio di endorfine che provocano particolari figure o persone. Effetto rassicurante. E rilassante. Importante in periodi normali, figuriamoci in pandemia. Un po’ come la camomilla. Che però se lasciata più di quattro minuti in infusione, provoca alla lunga l’effetto contrario. Gli incubi notturni.