Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore
La donna è femminilità. In "Speculum-Guardare, guardarsi, esser guardata" i soggetti femminili non mancano.
Il titolo è preso dal famoso saggio di Luce Irigaray, “Speculum”. Giosetta Fioroni, presentata dalla galleria M77, è in mostra con un denso progetto monografico a cura di Cristiana Perrella, realizzato in collaborazione con Fioroni e con la Fondazione Goffredo Parisi.
Circa 50 opere e una selezione di materiale fotografico e d’archivio. L’artista romana, figlia d’arte, padre scultore e madre marionettista, spazia fra materiali differenti e diverse tecniche.
Si vedono proiezioni di contorni femminili sulle tele, colorate in alluminio, che lei chiama argento, i suoi famosi “argenti”, chiari esempi di Pop Art italiana.
Il percorso espositivo si muove nelle tre sezioni. Guardare: dedicata agli argenti dove primeggia “Laguna” opera del 1960, in cui si smaterializza l’immagine; Guardarsi: autoritratti che seguono diversi momenti del suo percorso artistico, chiaramente autobiografici; Esser guardata: ritratti di Giosetta con autori vari, Elisabetta Catalano, Ugo Mulas, Mario Dondero, Tano Festa.
Lei, artista poliedrica, rappresenta l’evoluzione dell’arte dagli anni sessanta agli anni duemila. La mostra è una ricerca sulla conoscenza del sè e su come si viene visti dagli altri come nei tre filmini proposti in stile amatoriale, per immortalare gli amici, gli affetti come Pino Pascali.
Giosetta Fioroni all’inaugurazione non c’è. Ma Grazia Varisco è li a testimoniare l’intesa ed un profondo periodo artistico italiano condiviso. Un mondo visionario è quello di Giosetta “In tutto il mio lavoro c’è una specie di matrice comune che è l’infanzia, un’infanzia particolare, vissuta fra elementi molto legati alla visionarietà…". Uno sguardo femminile che illumina.
La mostra sarà visibile alla galleria M77 di Milano, via Mecenate 77, fino al 21 dicembre 2024.