Dieci lupi morti in un solo mese e un esemplare con una zampa mozzata che si aggira a pochi passi dalle case, la Provincia: "Ancora da chiarire le cause dei decessi"
Dieci lupi morti, in un solo mese, e un esemplare con una zampa mozzata che si aggira non lontano dalle case (ma non solo). Ecco i dettagli del (piccolo) report della Provincia di Trento, dedicato ai grandi carnivori

TRENTO. Dieci lupi morti in un solo mese. E' questo il bilancio che emerge dal piccolo report pubblicato dalla Provincia di Trento e dedicato ai grandi carnivori, in particolare guardando a febbraio 2025.
"Come tipicamente accade nei mesi invernali, sono state molte le segnalazioni di piste su neve e altri indici di presenza (resti di predazioni, ululati, avvistamenti, ed altri) - spiega la Provincia -. Il primo febbraio un lupo solitario e piuttosto confidente ha ferito un cane a Canal S. Bovo; il 2, 7 e 15 febbraio sono stati predati ovini (tre in tutto) a Sella Giudicarie e in Val di Ledro, il 26 un asino a Castelnuovo".
Per quanto riguarda invece i decessi, lo scorso 1 febbraio a Levico sono state recuperate le carcasse di quattro lupi, verosimilmente avvelenati. Sono attualmente in corso indagini per fare luce sull'accaduto. Il 28 febbraio, un altro rinvenimento: una giovane lupa trovata senza vita nelle campagne di Nomi, la cui carcassa è stata consegnata all’Istituto Zooprofilattico per indagare le cause di morte.
Sono stati sette, invece, gli investimenti stradali, con cinque esemplari morti sul sito dell’impatto: il primo del mese a Predazzo (lupo fuggito), il 4 a Imer (morto), il 16 a Monclassico (morto), il 18 tra Civezzano e Fornace (fuggito), il 21 e il 23 a Pieve di Bono Prezzo (entrambi morti) e, infine, il 23 a Predazzo (morto).
Tra il 20 e il 23 febbraio, infine, tra Spiazzo e Passo Daone è stato più volte avvistato un lupo privo dell’arto posteriore destro.
Per quanto riguarda invece la "situazione orsi", a febbraio la maggior parte dei plantigradi era in ibernazione: "Gli indici di presenza relativi alla specie sono calati ulteriormente rispetto al mese precedente. Il 17 febbraio è stato avvistato un giovane orso a Lagolo", si legge ancora nel report.
Il 19 e il 25 sono stati rinvenuti escrementi, nei boschi sopra Stenico e nei frutteti di Sporminore. Il 25 febbraio un esemplare di orso è stato fototrappolato in bassa Val del Chiese: "Nel corso del mese di marzo, invece, la maggior parte degli orsi riprenderà gradualmente l’attività. Al contrario, le femmine che hanno partorito (nella tana, tra la metà di gennaio e la metà di febbraio) abbandoneranno il sito di svernamento molto più tardi rispetto agli altri esemplari".
Nell’Alto Garda (Pietramurata, Dro) è stata confermata invece la presenza del nuovo nucleo riproduttivo di sciacalli dorati individuato a gennaio.