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Dieci lupi morti in un solo mese e un esemplare con una zampa mozzata che si aggira a pochi passi dalle case, la Provincia: "Ancora da chiarire le cause dei decessi"

Dieci lupi morti, in un solo mese, e un esemplare con una zampa mozzata che si aggira non lontano dalle case (ma non solo). Ecco i dettagli del (piccolo) report della Provincia di Trento, dedicato ai grandi carnivori

Foto archivio
Di S.D.P. - 07 marzo 2025 - 15:16

TRENTO. Dieci lupi morti in un solo mese. E' questo il bilancio che emerge dal piccolo report pubblicato dalla Provincia di Trento e dedicato ai grandi carnivori, in particolare guardando a febbraio 2025.

 

"Come tipicamente accade nei mesi invernali, sono state molte le segnalazioni di piste su neve e altri indici di presenza (resti di predazioni, ululati, avvistamenti, ed altri) - spiega la Provincia -. Il primo febbraio un lupo solitario e piuttosto confidente ha ferito un cane a Canal S. Bovo; il 2, 7 e 15 febbraio sono stati predati ovini (tre in tutto) a Sella Giudicarie e in Val di Ledro, il 26 un asino a Castelnuovo".

 

Per quanto riguarda invece i decessi, lo scorso 1 febbraio a Levico sono state recuperate le carcasse di quattro lupi, verosimilmente avvelenati. Sono attualmente in corso indagini per fare luce sull'accaduto. Il 28 febbraio, un altro rinvenimento: una giovane lupa trovata senza vita nelle campagne di Nomi, la cui carcassa è stata consegnata all’Istituto Zooprofilattico per indagare le cause di morte.

 

Sono stati sette, invece, gli investimenti stradali, con cinque esemplari morti sul sito dell’impatto: il primo del mese a Predazzo (lupo fuggito), il 4 a Imer (morto), il 16 a Monclassico (morto), il 18 tra Civezzano e Fornace (fuggito), il 21 e il 23 a Pieve di Bono Prezzo (entrambi morti) e, infine, il 23 a Predazzo (morto).

 

Tra il 20 e il 23 febbraio, infine, tra Spiazzo e Passo Daone è stato più volte avvistato un lupo privo dell’arto posteriore destro.

 

Per quanto riguarda invece la "situazione orsi", a febbraio la maggior parte dei plantigradi era in ibernazione: "Gli indici di presenza relativi alla specie sono calati ulteriormente rispetto al mese precedente. Il 17 febbraio è stato avvistato un giovane orso a Lagolo", si legge ancora nel report.

 

Il 19 e il 25 sono stati rinvenuti escrementi, nei boschi sopra Stenico e nei frutteti di Sporminore. Il 25 febbraio un esemplare di orso è stato fototrappolato in bassa Val del Chiese: "Nel corso del mese di marzo, invece, la maggior parte degli orsi riprenderà gradualmente l’attività. Al contrario, le femmine che hanno partorito (nella tana, tra la metà di gennaio e la metà di febbraio) abbandoneranno il sito di svernamento molto più tardi rispetto agli altri esemplari".

 

Nell’Alto Garda (Pietramurata, Dro) è stata confermata invece la presenza del nuovo nucleo riproduttivo di sciacalli dorati individuato a gennaio.

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