"Probabile atto di bracconaggio", segnalato lupo ferito nel Parco dello Stelvio. Gli esperti: "Forse una tagliola o un colpo di arma da fuoco"
I referenti del Parco nazionale dello Stelvio: "Non è possibile capire con certezza il luogo esatto dell’incidente e cosa abbia causato la ferita, ma è probabile si sia trattato di un'arma da fuoco o di una tagliola. Rimaniamo fortemente convinti che conoscenza e dialogo siano elementi fondamentali per costruire la coesistenza, più efficaci e più duraturi di qualsiasi atto di bracconaggio"
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SONDRIO. E' stato trovato negli scorsi giorni nell'area del Parco nazionale dello Stelvio, in Lombardia, un lupo ferito. A riferirlo, i referenti della realtà, che precisano: "Si è trattato di un probabile atto di bracconaggio".
Il fatto è stato raccontato nelle scorse ore attraverso i canali social del Parco, dove si legge: "Sabato 18 maggio gli operatori hanno ricevuto segnalazione di un lupo ferito, avvistato in località Case di Viso, nel comune di Ponte di Legno, in provincia di Brescia".
E proseguono: "Dalle informazioni disponibili non è possibile capire con certezza il luogo esatto dell’incidente e cosa abbia causato la ferita, ma è probabile si sia trattato di un'arma da fuoco o di una tagliola". I ricercatori del Parco, usciti alla ricerca dell'animale appena ricevuta la segnalazione, hanno spiegato che "si potrebbe trattare di uno dei membri del branco del Tonale e nonostante le ricerche, ad ora, non è stata trovata alcuna traccia del lupo. Le ricerche continueranno nelle prossime settimane, con metodi e personale ad hoc".
"Un animale ferito e debilitato potrebbe avere la tendenza a scendere di quota ed avvicinarsi a fonti alimentari facilmente disponibili come rifiuti e cibo per animali domestici - spiegano dal Parco dello Stelvio - raccomandiamo, quindi, a chi dovesse avvistare il lupo ferito, di segnalarne immediatamente la posizione e di non avvicinarsi: la paura potrebbe indurlo alla fuga sottoponendolo a un dispendio energetico eccessivo che potrebbe aggravare ancor più le sue condizioni".
Un evento che, come i molti che purtroppo ancora oggi capitano, induce ad un'inevitabile riflessione: "Quanto successo ci ricorda che la strada da fare per una coesistenza con i grandi carnivori è ancora molta, consapevoli che il raggiungimento di una realistica coesistenza con il lupo viene rallentato da tali incidenti, che polarizzano il dibattito su posizioni estreme, e impediscono di concentrarsi sullo sviluppo di concrete misure di adattamento".
E concludono: "Rimaniamo fortemente convinti che conoscenza e dialogo sono elementi fondamentali per costruire la coesistenza, più efficaci e più duraturi di qualsiasi atto di bracconaggio".