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"Fare prodotti sostenibili significa affrontare una complessità enorme, ma è un dovere". Una storia di etica e imprenditorialità femminile

"Quando ho iniziato era un mondo completamente maschile, dalla filiera alla clientela. Inserirmi è stato difficile, ma necessario per costruire un’identità imprenditoriale femminile. Con mia sorella, passo dopo passo, abbiamo trovato una nostra visione". Al centro della storia del successo di Calze GM c’è Elisabetta Montagnani che ci guida attraverso la filosofia dell'azienda che dirige

di
GM Calze
03 January | 06:00

In un pianeta in cui le questioni ambientali e sociali sono sempre più pressanti, ci sono aziende che riescono a emergere come esempi di impegno concreto per la sostenibilità. Al centro di questa storia di successo c’è Elisabetta Montagni, ceo di Calze GM, che ci guida attraverso la filosofia della sua azienda, rivelando sfide e successi di un percorso che fonde etica, innovazione e imprenditorialità femminile.

 

"Per noi, la sostenibilità non è un'opzione, ma una responsabilità verso le future generazioni" afferma Montagnani, parlando della serie di scelte che l’azienda ha fatto negli ultimi decenni, per ridurre il proprio impatto ambientale e per utilizzare la propria voce per tutelare il pianeta. Uno degli ultimi passi in questa direzione, è costituito dalla collezione Regeneration, una linea di calze realizzate con materiali riciclati e naturali, un progetto nato per ridurre l’impatto ambientale senza rinunciare alla qualità. 

"Fare prodotti sostenibili significa affrontare una complessità enorme: dai materiali alla produzione, fino alla comunicazione con il cliente - commenta Montagni -. Ma è la strada giusta, quella che sentiamo di dover percorrere."

 

La visione dell’azienda ha una radice profonda, che Montagni riconduce a un momento cruciale, il viaggio a Shenzhen all’inizio degli anni 2000, che “è stato il suo punto di rottura”. Lì, racconta Montagni: “Ho visto inquinamento, sfruttamento e profitti altissimi, ma nulla che potessi accettare come eticamente giusto, e ho capito: così no. Da quel momento, abbiamo deciso di fare tutto controcorrente, sapendo che sarebbe stato un percorso difficile"

Più semplice a dirsi che a farsi, come spesso succede nella vita, e infatti Montagni racconta come essere una donna alla guida di un’azienda manifatturiera non sia stata una passeggiata: "Quando ho iniziato, era un mondo completamente maschile, dalla filiera alla clientela. Inserirmi è stato difficile, ho vissuto grandi momenti di solitudine, necessari per costruire un’identità imprenditoriale femminile. Con mia sorella, passo dopo passo, abbiamo trovato una nostra visione".

 

Questa visione si riflette non solo nei prodotti, ma anche nei valori aziendali. "Dietro GM c’è una storia di emancipazione. Prima, le donne facevano a casa le calze con i ferri; oggi, siamo ceo di un’azienda 100% made in Italy, leader nel settore di riferimento”. Dalle sue parole si comprende chiaramente come si sia trattato di “un percorso di crescita personale e collettiva, che ora vedo riflesso nel nostro lavoro e nei nostri prodotti, che sono tecnologici e sostenibili e hanno una forte identità".

 

Nonostante gli sforzi e la buona volontà, racconta la dirigente, la sostenibilità rimane una sfida: "Il consumatore finale spesso fatica a capire perché un prodotto sostenibile costa di più - spiega Montagni - ad esempio, utilizziamo lana mulesing-free per il benessere degli animali, ma questo ha costi più alti. Spiegarlo al cliente non è semplice. Noi ci impegnamo per informare il consumatore, per fare cultura di prodotto".

 

Montagni evidenzia anche come la cultura del fast-fashion penalizzi le aziende che puntano sulla qualità e sulla durata: "Vendere prodotti estremamente duraturi può sembrare controproducente, ma credo che dovremmo recuperare un valore affettivo per gli oggetti. Io stessa uso uno zaino da 15 anni: è rotto, ma è parte della mia storia".

Guardando avanti, Calze GM si prepara a diventare una B Corp, un traguardo che riflette l’impegno per un modello di business responsabile. "La coerenza tra l’etica dell’imprenditore e quella aziendale è fondamentale. Non si tratta solo di marketing: deve essere autentica, sentita. Altrimenti, non funziona."

 

Nonostante le difficoltà, Montagni non intende rinunciare ai suoi principi. Il 100% made in Italy, l’alta artigianalità e la qualità sono alla base della nostra filosofia. Noi produciamo quello che ci piacerebbe indossare. È una questione di rispetto, per noi stessi, per gli altri, per il pianeta".

 

Nel suo ruolo di leader, Montagni si sente anche responsabile verso le generazioni future. "Il nostro pianeta non è infinito, e lo stiamo consumando a un ritmo insostenibile. Per questo, come imprenditrice, voglio fare tutto il possibile per lasciare qualcosa di buono. Alla fine, voglio poter dire di aver fatto la mia parte".

Un impegno che si è concretizzato anche in delle azioni concrete mirate alla tutela della biodiversità e alla comunicazione dell’importanza della sua tutela. “Abbiamo creato una collezione, chiamata Regeneration Reactive, interamente dedicata al tema della biodiversità, per dare un forte contenuto simbolico ai nostri prodotti - racconta Montagni -. Dalla diversità genetica di ogni singolo organismo, alla diversità delle comunità e degli ecosistemi, la biodiversità è il motore dell’evoluzione e un valore prezioso da preservare e tutelare”. Regeneration è infatti pensata per portare attenzione su alcuni ecosistemi: dalle foreste alla savana, ogni prodotto con il suo design, racconta un diverso elemento naturale ed invita alla sua conservazione.

 

Calze GM Sport è una testimonianza concreta di come sia possibile conciliare valori e business. Concludendo la chiacchierata, Montagni condivide una riflessione che racchiude l’essenza del suo percorso: "Il cambiamento parte da dentro, da una consapevolezza personale che poi si riflette nell’azienda".

il brand
GM Calze

Calze GM è un'azienda italiana fondata nel 1959 a Trento da Giorgio Montagni, specializzata nella produzione di calze tecniche sportive di alta qualità. Situata ai piedi delle Dolomiti di Brenta, l'azienda unisce innovazione e sostenibilità, realizzando prodotti 100% Made in Italy con una predilezione per filati naturali. Nel corso degli anni, Calze GM ha collaborato con atleti di alto livello, fornendo calze per la nazionale italiana di sci alpino e accompagnando alpinisti in spedizioni sulle Alpi, Ande e Himalaya. Nel 2014, l'azienda è stata la prima a utilizzare il cashmere nelle calze sportive, lanciando la collezione "Feel the Italian Excellence", caratterizzata dall'uso di filati naturali come cashmere, seta e lana vergine merino super extrafine. Nel 2023, Calze GM è diventata una Società Benefit, rafforzando il suo impegno verso un impatto positivo sulla società e sull'ambiente. Oggi, l'azienda continua a produrre calze tecniche per vari sport, tra cui montagna, sci, corsa e altri, mantenendo un forte legame con il territorio e una filiera produttiva etica e sostenibile.

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