Il reportage (I VIDEO). Giornate di ghiaccio sugli Appennini tra bufere di neve e forti raffiche di vento: blackout e disagi in diverse zone
Nel centro nord la neve continua a scarseggiare, grande assente anche sugli Appennini settentrionali. Importanti accumuli nevosi invece tra la dorsale Campana e Calabro Lucana
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Sono giornate di ghiaccio quelle che stanno interessando le nostre regioni centro meridionali, dove le temperature a quote di media e bassa montagna faticano a superare gli zero gradi anche nelle ore centrali del giorno.
(Campo di Giove - L'Aquila: Gabriele d’Emilio)
Nonostante tutto, almeno per il centro nord Italia, il copione è sempre lo stesso con la neve che continua a scarseggiare. Tra le giornate di domenica e lunedì, intense nevicate hanno interessato l’Appennino meridionale. In particolare, importanti accumuli nevosi al suolo sono stati registrati tra la dorsale Campana e Calabro Lucana.
(Lago di Laceno - Avellino: gruppo Snowhunter 360)
A Laceno, in Irpinia, provincia di Avellino, Campania, al suolo sono caduti oltre 50 centimetri di neve, ma anche sulla Basilicata e sulle Dolomiti Lucane dove al suolo è stata piuttosto consistente. Alcuni paesi sono rimasti addirittura senza corrente. Per esempio a Castelmezzano in Provincia di Potenza, il blackout è durato oltre un giorno, e soltanto nella serata di ieri (lunedì 13 gennaio) sono state ripristinate le comunicazioni.
(Marsicovetere - Potenza: Giovanni Minervini)
Anche su Potenza era da molti anni che non si verificavano delle nevicate simili, con alcune zone della città che sono arrivate a sfiorare anche il mezzo metro di neve. Per l’Appennino Centrale la situazione è risultata invece differente, perché la neve lo ha soltanto sfiorato. Il maltempo ha portato forti venti di tempesta e qualche nevicata a carattere di bufera.
(Campo Felice: Emanuele Valeri)
Le temperature tuttavia sono rigidissime, delle vere e proprie giornate di ghiaccio, grazie a questa avvezione di aria fredda che ci terrà compagnia ancora per qualche giorno. Sono però notevoli i valori massimi di temperatura registrati ad esempio in Abruzzo, oggi (martedì 14 gennaio), nelle ore centrali della giornata attorno ai 1200 metri di quota.
(Campo Felice: Emanuele Valeri)
Per esempio a Rocca di Mezzo, 1280 metri sopra il livello del mare (dati AQ Caput Frigoris), la temperatura massima registrata è stata di -2.5 gradi. Ancora più gelidi i valori riscontrati in libera atmosfera, ai 1733 metri dello Chalet del Bosco di Campo Felice, dove la temperatura massima è stata di -6.3 gradi. Quando parliamo di giornate di ghiaccio facciamo riferimento a quei giorni che non superano mai gli zero gradi nelle 24 ore, che sono invece differenti dai valori che si registrano grazie alle inversioni termiche.
La stessa situazione è presente sull’Appennino settentrionale, dove la grande assente continua ad essere la neve.
Alla base di questa situazione c’è sicuramente un’alta pressione che nonostante tutto continua a mantenersi troppo invadente e addossata alla nostra Penisola, quindi l’Italia è soltanto e marginalmente interessata dalle ondate di freddo e di maltempo.
Questa è anche una tendenza riscontrata negli ultimi anni, con il gelo che quando riesce a raggiungere l’Italia, spesso risulta piuttosto fugace e associato a precipitazioni concentrate e poco estese.
Così è stato il 25 di dicembre del 2024 con abbondantissime nevicate che hanno praticamente interessato soltanto la Majella, e così è stato in questo inizio del 2025 con il maltempo circoscritto soltanto al sud Italia.
Tanto freddo in queste ore e poca neve, perché l’Appennino almeno per la sua gran parte ad oggi è notevolmente sotto media nivometrica.