“Chiunque voglia prendersi cura della propria sicurezza dovrebbe impegnarsi attivamente”. Domenica si vota per i Consorzi di Bonifica in Veneto
Domenica 15 dicembre, in dieci Consorzi di Bonifica del Veneto, si vota per rinnovare le assemblee e scegliere i rappresentanti che opereranno all’interno di questi enti che non deve essere solo un’anticipazione dello scontro politico che si terrà nel 2025 per la Regione Veneto.
Andrea Zanoni, membro della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale del Veneto: "È essenziale che le persone si attivino e partecipino, per garantire una gestione più efficace e responsabile del territorio"
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Domenica 15 dicembre, in dieci Consorzi di Bonifica del Veneto, si vota per rinnovare le assemblee e scegliere i rappresentanti che opereranno all’interno di questi enti.
L’ultima votazione risale al 2019, ma dal punto di vista della consapevolezza climatica e ambientale sembra sia trascorso un secolo. Quell’anno ha visto le grandi manifestazioni dei Fridays For Future, che hanno ispirato le direttive europee del Green New Deal e del Ripristino della Natura, approvata solo pochi mesi fa dal Parlamento Europeo.
Dal 2019 a oggi, l’Italia ha affrontato un drammatico aumento degli eventi climatici estremi: alluvioni, grandinate da record e i due anni peggiori mai registrati per i ghiacciai alpini (2022 e 2023). Inoltre, gli anni più caldi della storia continuano a succedersi, con il 2024 destinato a segnare un nuovo record.
Secondo Confartigianato, negli ultimi dieci anni i costi legati agli eventi meteorologici estremi in Italia ammontano a circa 50 miliardi di euro.
Ogni voto conta: partecipare a questa tornata elettorale per le assemblee dei Consorzi veneti significa influenzare direttamente le politiche idriche e le strategie di adattamento climatico del proprio territorio.
I consorzi di bonifica e irrigazione sono enti del sistema regionale che si occupano di promuovere e organizzare le attività di bonifica, irrigazione e manutenzione della rete idrica minore. In Veneto operano una decina di questi consorzi, la cui azione politica è cruciale per adattarsi a un mondo sempre più caldo, dove la gestione dell’acqua rappresenta la risorsa più fragile e richiede una pianificazione a lungo termine.
Andrea Zanoni, membro della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale del Veneto, ci ha parlato dell’importanza di recarsi alle urne questa domenica.
Siamo arrivati al momento dove siccità, agricoltura industriale e necessità d’acqua arrivano come temi principali nelle votazioni delle amministrazioni dei Consorzi. Negli ultimi anni abbiamo visto un progressivo declino della partecipazione politica, a livello nazionale, regionale e territoriale. C’è un mea culpa che la politica può fare?
“La politica avrebbe sicuramente potuto fare di più, soprattutto in termini di informazione. È fondamentale spiegare cosa siano i Consorzi, chi li elegge e perché è così importante partecipare alle votazioni, considerando l’impatto diretto delle loro politiche sul territorio. Temi come l’approvvigionamento idrico per l’agricoltura e la gestione del deflusso delle acque piovane sono cruciali, specialmente alla luce dell’emergenza climatica e degli eventi estremi, come alluvioni e siccità. Queste problematiche ormai riguardano tutti, non solo gli agricoltori: i cittadini possono ritrovarsi con case allagate da un giorno all’altro. Gli allagamenti, oggi, sono diventati una sorta di roulette russa: ieri è successo a Bologna, Valencia, Castelfranco Veneto e Camposampiero, domani potrebbe toccare a Mestre, Padova, Treviso. Dato che i Consorzi hanno anche il compito di occuparsi della manutenzione di fossi e canali, è essenziale che le persone si attivino e partecipino, per garantire una gestione più efficace e responsabile del territorio”.
La votazione del Consorzio Bonifica Piave coinvolge l'82% degli elettori di “Fascia 1”, ossia cittadini che non sono agricoltori che hanno il diritto di voto in quanto usufruiscono dei servizi dei Consorzi. Quanto è importante andare a votare per i consigli questo 15 dicembre?
“Nel consorzio Piave, come in molti altri Consorzi, i cittadini sono i principali interessati in quanto i più esposti agli effetti degli eventi climatici estremi. Possono subire danni, come allagamenti, o trovarsi a dover rispettare ordinanze che vietano l'irrigazione del proprio orto. Per questo motivo, chiunque voglia prendersi cura della propria sicurezza dovrebbe impegnarsi attivamente. Non è più una questione che riguarda soltanto una minoranza di grandi agricoltori, ma un tema che interessa l’intera collettività”.
Oltre alla votazione del consorzio Piave, il 15 si vota anche il consiglio del Consorzio Brenta implica una votazione sul progetto del Vanoi e sulle sue eventuali alternative. Cosa può convincere chi sente questi progetti lontani dal proprio territorio ad andare a votare?
“Le grandi opere come questa comportano un consumo significativo di suolo, energia e un aumento delle emissioni di CO2, con impatti negativi che riguardano tutti noi a livello globale. Nel caso specifico del Vanoi, pur rappresentando una risposta sbagliata a un problema serio e reale, la costruzione di un invaso rischia di aggravare ulteriormente la situazione idrica. Dovremmo invece puntare su un modello di interventi diffusi e su un'agricoltura che ottimizzi l'uso dell'acqua, una risorsa fondamentale per tutti”.
In conclusione, il voto di domenica non deve essere solo un’anticipazione dello scontro politico che si terrà nel 2025 per la Regione Veneto. Votare per le proposte politiche delle amministrazioni dei Consorzi è essenziale per una pianificazione scientifica e pragmatica della risorsa acqua. I prossimi decenni saranno caratterizzati da un aumento dell’intensità e della frequenza degli eventi estremi e, mentre questi impatti iniziano già a fare paura, votare le amministrazioni dei Consorzi significa iniziare a prendere in mano le decisioni del nostro futuro e quello dei nostri figli.