Neve sulle Alpi e sull'Appennino Settentrionale (anche sulle Autostrade, ecco dove) ma nel Centro è troppo caldo: rimandato il via allo sci e sale la preoccupazione
C’erano molte aspettative su questo peggioramento meteorologico sugli Appennini Centrali, infatti le stazioni degli sport invernali puntavano a dare il via alla stagione sciistica proprio domenica 8 dicembre. Invece le miti temperature dei giorni scorsi non hanno neppure permesso di integrare l’innevamento al suolo con i generatori di neve programmata e nei prossimi giorni è atteso un rialzo delle temperature
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Una intensa perturbazione in queste ore sta portando delle nevicate abbondanti sull’Appennino settentrionale, in particolare sulla dorsale Tosco Emiliana dove il maltempo è decisamente intenso. Dalla serata di ieri sono iniziati i primi fenomeni nevosi, con la quota neve che nella provincia di Parma si è attestata, sin dall’inizio, al di sotto dei 600 metri di quota.
Oggi la quota neve sarà in ulteriore abbassamento e le precipitazioni continueranno a cadere abbondanti. Anche la situazione viabilità è destinata a peggiorare, tanto che sono già segnalate da Autostrade per l’Italia delle nevicate su alcune arterie stradali. Ad esempio, sull’A1 sulla tratta tra Sassomarconi e Rioveggio, tra il bivio A1 variante di valico e Badia e tra Aglio (km 255) e Barberino del Mugello.
Nevicate in corso anche nella Provincia di Reggio Emilia fin sotto i 600 metri di quota.
Sulle stazioni sciistiche della Doganaccia, Corno alle Scale, Cimone e Abetone, al suolo sono presenti accumuli già abbastanza consistenti, ma destinati ad aumentare ulteriormente. Da previsioni al termine del peggioramento potrebbero tornare a toccare anche i 50/60 cm totali di accumulo.
APPENNINO CENTRALE, DEBOLI NEVICATE: PREOCCUPAZIONE DA PARTE DEGLI OPERATORI TURISTICI
Per l’Appennino centrale la situazione è nettamente diversa, tanto che le precipitazioni non risulteranno importanti come quelle della dorsale settentrionale. C’erano molte aspettative su questo peggioramento meteorologico, infatti le stazioni degli sport invernali puntavano a dare il via alla stagione sciistica proprio domenica 8 dicembre.
Invece le miti temperature dei giorni scorsi non hanno neppure permesso di integrare l’innevamento al suolo con i generatori di neve programmata.
Dicembre avanza, la neve è poca, e nei prossimi giorni i valori potrebbero tornare ad aumentare nuovamente prima di prepararsi ad un possibile ritorno dell’alta pressione. Per le località appenniniche, avendo un turismo quasi totalmente improntato sulla neve, sarebbe importante avere condizioni spiccatamente invernali in questo periodo.
Tuttavia l’assenza quasi totale della ‘dama bianca’, proprio ora che le feste natalizie si avvicinano, lascia negli operatori del settore turistico la paura che anche questo inverno possa partire in ritardo o risultare piuttosto complesso.
“Se non c’è neve non si lavora”. E’ questo quello che riferiscono alcuni commercianti del borgo di Ovindoli, che sperano fortemente che nei prossimi giorni possa venire invertita la rotta che al momento sembra ricalcare un po' quello che è avvenuto lo scorso anno.