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''Con i soldi della pista da bob di Cortina si potevano fare 50 scuole, pagare per tre anni 500 medici, garantire energia solare a tutti gli edifici regionali e comunali del Veneto''

Oggi a Cortina una nuova manifestazione di protesta contro la pista da bob più discussa di sempre. Il consigliere regionale del Pd Andrea Zanoni: ''La risposta all’accesso atti che ho fatto in Regione per verificare l’autorizzazione alla deforestazione è stata a dir poco vergognosa: mi hanno trasmesso l’autorizzazione della riduzione forestale, indicando l’area della superficie pari a 19.980 metri quadri priva però dell’ubicazione, ovvero dell’indicazione dei mappali sui quali è stato fatto il disboscamento''

di
Luca Pianesi
13 aprile | 17:19
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Scarsa trasparenza nell'operazione di deforestazione che è stata realizzata per permettere l'avvio del cantiere e una spesa comunque ingiustificabile a fronte della quale si sarebbero potute realizzare 50 scuole medie, installare 18mila impianti fotovoltaici utili a coprire l'energia elettrica di tutti gli edifici pubblici regionali e comunali del Veneto o ancora assumere per tre anni 500 medici. Queste le ''denunce'' del consigliere regionale del Partito democratico Andrea Zanoni dopo che negli scorsi giorni è nata una diatriba tra i comitati cittadini di Cortina che spiegavano come il cantiere della famigerata pista da bob ancora sia praticamente fermo al palo e la successiva replica di Pizzarotti (che esegue i lavori) che chiariva come tutto proceda secondo il cronoprogramma. 

 

Negli scorsi giorni, infatti, il Coordinamento associazioni ambientaliste alto bellunese ha evidenziato che "nulla denota l'avanzamento dell'opera" e poi ha lanciato una nuova manifestazione per oggi (Qui articolo) per ribadire la contrarietà alla costruzione della struttura. "Siamo ancora in tempo per evitare il peggio", ha invece commentato la pagina Instagram Pista da Boh, creata da un gruppo di giovani ampezzani per monitorare l'avanzamento lavori (Qui articolo).

 

I lavori nel cantiere della nuova pista da bob a Cortina per le Olimpiadi invernali 2026 "procedono come da programma" ha replicato, a due mesi dall'avvio degli interventi, l'impresa Pizzarotti, l'azienda che si è aggiudicata il contratto per il nuovo Sliding Centre che ospiteranno le gare di bob, slittino e skeleton. Nonostante le condizioni meteo non particolarmente favorevoli, Pizzarotti ha completato la bonifica degli ordigni bellicil'asportazione delle ceppaiele demolizioni delle strutture preesistentii rilevamenti topografici tramite droni, la recinzione, gli accessi e le piste di cantiere.

In occasione della manifestazione svolta a Cortina contro la realizzazione della pista da Bob, il Consigliere regionale Zanoni esprime sostegno e vicinanza alle associazioni e attacca la Regione Veneto per scarsa trasparenza a seguito di un’omissione nella risposta ricevuta dopo un accesso agli atti. ''Sono a fianco delle associazioni e cittadini -  comunica Zanoni -. La risposta all’accesso atti che ho fatto in Regione per verificare l’autorizzazione alla deforestazione è stata a dir poco vergognosa: mi hanno trasmesso l’autorizzazione della riduzione forestale, indicando l’area della superficie pari a 19.980 metri quadri priva però dell’ubicazione, ovvero dell’indicazione dei mappali sui quali è stato fatto il disboscamento”. Il tutto dopo che l'Altramontagna con un'inchiesta aveva aperto molti dubbi proprio sull'operazione di disboscamento dell'area.

 

“Ho perciò dovuto fare un nuovo accesso agli atti chiedendo il famigerato progetto del privato. Trovo gravissima questa omissione su un tema ambientale di così grande rilievo ed interesse a causa dello sperpero di risorse e della deforestazione di un lariceto di alberi plurisecolari che ha comportato. Questa opera resta uno sfregio all’ambiente ma anche un monumento allo spreco di danaro pubblico: con i soldi usati per quest’opera potevano essere realizzate 50 scuole medie completamente attrezzate, oppure installati 18.000 impianti fotovoltaici utili ad azzerare le bollette dell’elettricità a tutti gli edifici pubblici regionali e comunali, oppure assunti per tre anni ben 500 medici di medicina generale o ancora piantati 8.000.000 di alberi utili ad assorbine l’anidride carbonica”.

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