"Canzoni da après-ski" che parlano di montagna (o meglio, lo fanno attraverso i soliti stereotipi). La top 10: da dj Ötzi al Pagante
Con l’apertura “ufficiale” della stagione sciistica 2024/2025 abbiamo selezionato una decina di canzoni da "après-ski" che parlano di montagna, arrivando a una (sofferta) classifica. Una menzione speciale in fondo all'articolo, per non prendersi troppo sul serio
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Con l’apertura “ufficiale” della stagione sciistica 2024/2025 abbiamo selezionato dieci canzoni da "après-ski" che parlano di montagna, questa volta non L'Altra, arrivando a una (sofferta) classifica. Abbiamo addirittura assegnato una menzione speciale in fondo alla classifica.
La maggior parte delle canzoni che parlano delle terre alte durante la stagione sciistica lo fa attraverso alcuni ricorrenti cliché - neve abbondantissima, champagne, feste infinte, relazioni fugaci, tanti soldi, suv e supecar, ... - e, naturalmente, cita esclusivamente le località montane turistiche più famose d’Italia, come Cortina d’Ampezzo o Cormayeur.
In questa classifica andremo a esplorare la capacità della musica di influenzare l’immaginario collettivo legato al turismo invernale, evidenziando i luoghi comuni che solitamente ruotano attorno alle vacanze invernali.
Avvertenza: questa classifica non è esaustiva e non è seriosa.
10 | Anton aus Tirol
Anton e DJ Ötzi
Il decimo posto è dato, quasi d’obbligo, all’inno per eccellenza degli après-ski. Sebbene non parli direttamente delle Alpi italiane, il Tirolo rimane legato anche storicamente al Belpaese. Dj Ötzi ci porta sulle piste austriache, quando ancora abbondavano di neve, in un turbinio di lana cotta, vestiti tirolesi e stelle alpine. Un grande classico.
9 | Spingere
II Pagante e VillaBanks
“Mi trovi sul top della montagna, Courchevel che bevo champagne”. Il duo milanese de Il Pagante ritorna sulle piste da sci nel modo migliore che conosce: sbocciando e sgasando. Per apprezzare al 100% il pagante bisogna conoscere alcune parole dello slang milanese: la gaina (la sbronza) e la fresca (il contante, rigorosamente con l’accento sulla prima e)
8 | Le Melette
DJ Matrix, Matt Joe e Andrea Glamn
Dj Matrix fa una cosa non scontata nell’immaginario delle canzoni dance da aprè-ski: portarci in un comprensorio secondario, alle Melette, sull’Altipiano dei Sette Comuni. La scelta di una località tra le più fredde del triveneto sembra quanto mai azzeccata. Chissà cosa ne pensano le amministrazioni locali che negli ultimi anni si sono dannate per riportare il turismo invernale in Altipiano: investire musicalmente sulle Melette è sufficiente?
7 | Madonna di Campiglio (feat. J-AX)
Ludwig, DJ Matrix e J-AX
L'ormai celebre ritornello “A Madonna di Campiglio, c’è la neve tutto l’anno” ha fatto infuriare il sindaco nei giorni scorsi, secondo il quale la canzone danneggerebbe l’immagine della città. Una delle chiavi per il successo di un “tormentone invernale” è sicuramente la superficialità dei testi unita a un ritmo incalzante, un obiettivo che in questo caso è stato certamente raggiunto. Se al posto di Madonna di Campiglio ci fosse stata Milano, sarebbe stata sicuramente considerata una medaglia da sfoggiare con orgoglio.
6 | Pista Nera
Rumatera
I ritmi sono già più “tedeschi” nella canzone dei Rumatera che mescola il dialetto veneto al più classico dei cliché veneti: bere. In tre minuti e quarantanove secondi la sbronza arriva anche all’ascoltatore: vino, grappa di mirtilli, grappa al ciaruo (cumino). Da consumare (o meglio ascoltare) con moderazione, nonostante sia una delle canzoni più divertenti per l’après-ski.
5 | Porsche (Prod. Matt Joe)
DJ Matrix, Carolina Marquez, Giulia Sara Salemi
Anche in questo il ritmo della canzone lo abbiamo già sentito: si tratta “Boom Boom Boom” dei Vengaboys. Solo per questo motivo il successo è garantito. Questa volta non si celebrano le località italiane ma si sconfina in Engadina: “Scendo col Porsche, con la tuta da snow, prendo una pista nera, St. Moritz, Panamera”. Finora il grande assente in tutte queste canzoni resta sempre uno: Livigno. Speriamo l’APT locale legga questa classifica.
4 | Dolomiti
C.N.WAVE e LAZY LEAD
Le canzoni dance sulle Dolomiti scarseggiano. Anzi, sono proprio poche. Per fortuna ci hanno pensato i C.N.WAVE (produttori di Madonna di Campiglio) che fanno un po’ di produzione al Trentino anche dal punto di vista musicale. Le Dolomiti di Brenta possono tirare un sospiro di sollievo dopo la cattiva pubblicità di J-Ax.
3 | Courmayeur
DJ Matrix, Carolina Marquez, Ludwig e Gabry Ponte
Chi è nato negli anni ‘90 riconoscerà subito l’intro di “All Around The World” dei A Touch Of Class del 2000 che, unito a Carolina Marquez (anche lei grande protagonista della musica dance di inizio millennio) ci riporta indietro a quando si stava peggio, ossia quando si stava meglio. Siamo sicuri che il testo non è stato scritto da Umberto Eco, ma l’effetto nostalgia merita il podio.
2 | Musica Tedesca
Skar & Manfree, Chris Laway
“Vodka e neve fresca, musica tedesca”. Cosa chiedere di più a un après-ski sulle Dolomiti? Forse il testo rivisto de “la vasca” di Alex Britti può confondere, ma si integra bene nel risultato finale della canzone. Giustamente Skar e Manfree dicono basta alla musica trap e al reggaeton per tornare alla buona vecchia musica tedesca. Citazione di Anton aus Tirol d’obbligo, glielo avremo fatto notare noi se fosse mancata.
1 | Settimana Bianca
Il Pagante
Il podio va sicuramente alla canzone che ci accompagna ormai da anni in tutte le vacanze di Natale. “Ostriche e Champagne, viene giù la valanga” è un tormentone che difficilmente si riesce a dimenticare. Il video poi raggruppa il meglio dell’arco alpino: font stile “Vacanze di Natale”, il cameo di Massimo Boldi, le tute anni ‘80, continui riferimenti alla Cortina dei tempi d’oro, il Super G di Courmayeur. Troppe le citazioni del testo da ricordare sulla base di "Surrender" dei Soundlovers. Iconico.
Menzione d’onore
DolomitiSuperSkit
I Tirataie
E’ chiaro che per creare un tormentone invernale gli ingredienti sono pochi: un ritmo anni 90/2000, alcool, motori, sesso, soldi. L’immaginario alpino durante la stagione invernale ruota ancora attorno al turismo di lusso, con buona pace di tutta la redazione de L’AltraMontagna.
Il gruppo bellunese dei Tirataie ha creato la colonna sonora perfetta mentre si scia lungo i pendii innevati di Dolomiti SuperSki, pregando per non essere vittime dei colpi di freddo cantati dai Tirataie. Un indizio: “skit”, in dialetto bellunese, vuol dire “guano di gallina” e se lo applicate all'uomo il risultato è ancora peggiore.
Ascoltare per farsi una risata e… buona stagione sciistica!
Fotografia in copertina: Kuhstall Apres-ski bar - il locale apres-ski più popolare di Ischgl. ©Anna Moritz