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Attualità

Test di ghiacciatura allo Sliding Center. Non c'è il piano industriale (che costa più di 50 mila euro) ma c'è il bando acquistare i bob per l'omologazione. E spuntano 3 milioni "promessi" dalla Regione

Il consueto vertice mensile tra Cio, Simico e Federazioni è stata l'occasione per un punto sull'avanzamento dei lavori. Ecco la situazione sulla costruzione della pista da bob a Cortina d'Ampezzo

di
Luca Andreazza
30 dicembre | 12:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

"La visita con i referenti del Cio è stata particolarmente proficua. Ci siamo confrontati punto su punto, su ogni attività. La ghiacciatura della pista rappresenta uno step raggiunto nella progressione verso la pre-omologazione di marzo 2025. Proseguiamo secondo il cronoprogramma". Parola del commissario Fabio Saldini nell'ultimo aggiornamento sulla realizzazione dello Sliding Center a Cortina d'Ampezzo, teatro delle Olimpiadi 2026. I lavori proseguono, non ci sarebbe ancora un piano industriale, che già si sa costerà per le "verifiche" oltre 50 mila euro. Intanto c'è il bando per trovare 9 bob per i test. E' c'è un'altra novità.

 

Le lancette continuano a girare e la data, tassativa per il Cio, è quella di marzo 2025. Per quel mese la pista da bob, skeleton e slittino deve essere omologata. Pena il cambio di venue. Negli scorsi giorni è stato definito il piano B: Lake Placid. In caso di necessità, le Olimpiadi (per queste discipline) volano negli States.

 

Non mancano gli aggiornamenti di Simico sull'avanzamento dei lavori. Il cronoprogramma, spiega anche in questo caso la Società infrastrutture Milano Cortina, è rispettato. Un po' ci si deve fidare, un po' a questo punto si spera perché sarebbe una beffa aver spinto a ogni costo per ricostruire l'impianto, seppur light (più nelle strutture che nella spesa), per poi arrivare fuori tempo massimo e dover traslocare le competizioni.

 

Il consueto vertice mensile alla presenza dei referenti Cio e delle Federazioni Internazionali, come sempre per Simico, si è svolto in modo positivo. 

 

"E' riuscita positivamente la prova di ghiacciatura dei primi 36 metri di superficie di pista", la nota di Simico. "La riunione ha permesso di fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori e sull’organizzazione relativa alla pre-omologazione prevista per il prossimo marzo".

 

Nell'ultimo aggiornamento c'è qualche dettaglio in più. A oggi è stato completato il 67% dei lavori per la data indicata, le prime sei curve sono finite e sono in fase di rifinitura gli edifici di partenza maschile, femminile, la centrale di refrigerazione e l’edificio di arrivo. Dell’impianto di refrigerazione, in particolare, parte meccanica ed elettrica saranno completate entro questo mese.

 

Il 70% dei collettori principali sono stati posati, mentre nel frattempo, sono già state predisposte 25 su 33 stazioni di rilancio. L’allacciamento elettrico della cabina che alimenta il funzionamento dell’intera pista è stato completato con quasi un mese di anticipo.

 

Dopo i due bandi andati a vuoto, la rinuncia alla pista da bob e poi l'annuncio del governo di voler riprendere la costruzione con la predisposizione di una procedura di gara per un'opera light, la soluzione è stata presentata da Pizzarotti. Esboscato il lariceto, i cantieri sono stati aperti verso febbraio. Da quel momento è iniziata la corsa. Un impianto che costa tra gli 80 e i 100 milioni, che potrebbe arrivare a 120 milioni con 1,5 milioni di euro di gestione annua per tre discipline che coinvolge pochi atleti.

Ma qui si entra nel campo delle stime e delle ipotesi con tanto di polemica con i territori per il ricorso alle risorse inserite nel Fondo dei Comuni confinanti. Un'idea, che richiede una modifica normativa (quei soldi oggi possono essere usati per gli investimenti e non per le spese ordinarie), che è stata messa in stand-by. 

 

I Comuni sono in linea di massima contrari ma si sono resi disponibili a rivalutare, anche se con scetticismo, questa possibilità a fronte di un piano industriale. Il business plan sarebbe dovuto arrivare in autunno, poi è diventato novembre e ancora oggi non ci sarebbero dati e numeri chiari di un quadro economico. Si attende, la verifica della società Kpmg, incaricata per oltre 50 mila euro di analizzare e di verificare la fondatezza del business plan.

La Regione Veneto, con un investimento da 45 mila euro (più Iva naturalmente) si è affidata a Kpmg: "Attività di analisi e verifica del piano finanziario dello Sliding centre Eugenio Monti di Cortina d’Ampezzo per la sua gestione post olimpica", il compito affidato alla società. 

 

Ecco poi una gara d'appalto di Smico per l'acquisto di 9 bob funzionali alle attività di omologazione. Sono necessari 3 monobob, altrettanti bob e 3 bob a quattro persone. L’importo è di 410 mila euro (più Iva) per un valore totale dell'appalto di 492 mila euro (sempre più Iva). La consegna? E' prevista in 240 giorni naturali e consecutivi dall’avvio della fornitura dalla nota di verbale.

Un'altra novità emerge dalla "Determina a contrarre" del 12 dicembre scorso. La Giunta Regionale della Regione Veneto, "in riscontro alla nota del Commissario Straordinario prot. n. 5257 del 7.10.2024, si è impegnata a contribuire al finanziamento della valorizzazione e della gestione delle opere sportive site nel Comune di Cortina d’Ampezzo, connesse ai Giochi, tenendo presente che è prevista la pre-omologazione delle stesse nell’anno 2025, stanziando, nella manovra di Bilancio 2025-2027, una posta percontributi agli investimentiper euro 500.000,00 (per ciascuna annualità 2025, 2026 e 2027) e una posta pertrasferimenti di spesa correnteper euro 500.000,00 (anch’essi per ciascuna annualità 2025, 2026 e 2027)". Ci sono sul piatto, insomma, 3 milioni suddivisi in un triennio.

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