Le terre alte con il Trento Film Festival e il Premio Itas protagoniste per il secondo anno consecutivo al Salone del libro di Torino
Grande successo di pubblico al Salone del Libro di Torino per i primi due giorni di programmazione della Sala della Montagna. Tanti ospiti da Mauro Corona a Jim Herrington, da Alex Txikon a Sara Segantin, da Arno Camenisch, fresco vincitore del Premio Itas del Libro di Montagna a Erri De Luca e Matteo Righetto
TORINO. E' iniziata giovedì la seconda avventura della Sala della Montagna al Salone del Libro di Torino: i primi due giorni di appuntamenti con libri e autori hanno confermato il successo registrato l'edizione scorsa, quando per la prima volta questo evento dedicò un luogo specifico alla narrazione e alla cultura delle "Terre Alte" con la partnership tra Trentino Marketing, MontagnaLibri | Trento Film Festival e Premio Itas del Libro di Montagna.
Si sono alternati sul palco, giovedì scorso, tra gli altri, Lorenzo Ferrarese, Pietro Dal Pra, Antonio De Rossi, Roberto Dini, mentre venerdì hanno presentato le loro opere Giorgia Guarienti, Gianna Tavernaro, Massimiliano Ossini, Lorenzo Pavolini e Davide Sapienza, Enrico Camanni e Andrea Zannini.
Nelle scorse ore la Sala della Montagna ha aperto i battenti ancora con Massimiliano Ossini, questa volta con il libro per ragazzi Amico (Salani), in dialogo con con Matteo Bussola: il racconto di un’estate indimenticabile che aiuterà il giovane Gabriele a crescere e superare ansie e paure, un romanzo di formazione sullo sfondo di una natura splendida e amica.
Spazio poi a la presentazione di Le ossa della terra. Primo Levi e la montagna (Museo Nazionale della Montagna): il volume, che accompagna la mostra realizzata in collaborazione con il Centro Studi P. Levi e visitabile al Museomontagna fino al 13 ottobre, racconta il legame di Levi con le terre alte attraverso il contributo di otto autori. Seguono Yuri Basilicò e Sara Furlanetto con la presentazione di Va', Sentiero della Pace.
Un viaggio tra le montagne della Guerra Bianca, per pensare di pace: il racconto della nuova spedizione Va' Sentiero, dal Tonale alla Marmolada per 500 chilometri, tra montagne meno note del Trentino, seguendo il fronte della Grande Guerra. Nel pomeriggio prenderà la parola lo scrittore Franco Michieli, autore di Le vie invisibili (Ponte alle Grazie), seguito da Paolo Paci con il suo ultimo romanzo, La montagna delle illusioni (Piemme), insieme a Linda Cottino.
E' il turno poi del grande alpinismo himalayano con Alex Txikon e il suo La montagna dello spirito. In vetta al Manaslu d'inverno (Solferino). Nel penultimo appuntamento di giornata protagonista sarà lo scrittore svizzero Arno Camenisch con Anni d’oro (Keller), fresco vincitore assoluto del Premio Itas del Libro di Montagna. Chiude il programma di sabato il fotografo americano Jim Herrrington con The climbers (Antiga): sessanta ritratti di icone dell’alpinismo: da Beckey, Cassin e Diemberger a Messner, Robbins e Wickwire, che dagli anni ‘30 agli anni ‘70 hanno espresso il loro talento per affrontare le salite più impegnative in tutto il mondo.
Invece domenica 12 maggio apre la programmazione alle 10.30 Marino Midena, autore di Antropocine. Lo schermo verde (Altreconomia), in dialogo con Nicola Villa: l’autore è stato tra i primi, in Italia, ad inserirsi nel filone critico dell’ecocinema: oltre trecento film analizzati con l’approccio dell’ecocritica, per individuare tendenze, linguaggi e questioni. Alle 11.45 Marco Berti presenta La montagna non ride e non piange (Solferino) insieme a Francesco Chiamulera: un racconto pensato per chi le montagne si limita a guardarle dal basso, ammirandole e interrogandosi sui motivi che spingono a salirle, spesso rispondendosi con un giudizio negativo.
Alle 13 Diritto a Resistere, con Sara Segantin e Patrizia Patelli: un progetto di giustizia ambientale e sociale, un viaggio in Centro America per testimoniare come in uno dei luoghi più martoriati del pianeta, donne e uomini si battano ogni giorno, per il loro diritto ad esistere. Alle 14.30 (replica alle 18.15) un appuntamento insolito e originale, nel quale podcast, teatro e suono si incontrano in un’unica esperienza sonora: in Premio Itas: sound adventure di montagna tre artisti sul palco si esibiranno in uno spettacolo dove lettura, musica e paesaggi sonori vengono resi live, per dare vita a una narrazione immersiva grazie all’utilizzo di speciali cuffie wireless.
Alle 15.45 Amedeo Cavalleri presenta Abituati a cadere (De Agostini), accompagnato da Fabrizio Goria. Cosa ci insegna stare sulla roccia, un fallimento alla volta? Lo racconta il fondatore di @brocchisuiblocchi, la community d’arrampicata più grande d’Italia basata sui principi dell’inclusività.
Di nuovo letteratura alle 17 con lo scrittore Matteo Righetto e il suo ultimo romanzo Il sentiero selvatico (Feltrinelli), che presenterà insieme a Monica Rita Bedana: un libro in cui tornano le Dolomiti e torna uno dei suoi personaggi più amati, la vecchia cacciatrice Tina Thaler.
Ultimo giorno di Salone, lunedì 13 maggio, e ultimi tre appuntamenti alla Sala della Montagna, con i primi due dedicati alle scuole. Alle 10.45 Giuseppe Festa presenta La notte dei cervi volanti (Salani), un libro che affronta il delicato equilibrio tra uomo e natura, che impone compromessi e rinunce, ma che avvicina le persone e garantisce un futuro al singolo e alla collettività, e alle 12 Laura Scillitani I lupi delle Alpi (Editoriale Scienza), un albo per scoprire fatti sorprendenti sui branchi che negli ultimi anni sono tornati a popolare le Alpi.
Si chiude alle 13.15 con Paolo Domenico Malvinni insieme a Lorenzo Bernasconi presenta il suo Alberi tra gli alberi vele tra le foglie (isenzatregua edizioni): un volume capace di unire, in un amalgama per nulla didascalico, informazioni storiche a testi teatrali e rimandi al cinema e alla musica, con importanti novità biografiche su Gattamelata e Bona Lombardi.
Due gli appuntamenti che si svolgeranno in altre sale. Sabato 11 maggio alle 12 la Sala Rossa ospiterà Mauro Corona e il suo Le altalene (Mondadori), un personale viaggio nella memoria: la montagna, i suoi abitanti e il Vajont, un romanzo che oscilla tra passato e presente. Domenica 12 maggio alle 11, sempre in Sala Rossa, Erri De Luca presenterà Discorso per un amico (Feltrinelli), il racconto di un’amicizia tra due uomini che si sono incontrati per due coincidenze: i libri e le montagne.
Dedicato a Diego Zanesco, alpinista esperto, che il 30 luglio 2023 ha perso la vita sulla Tofana di Rozes. De Luca dà voce alla loro amicizia, alle passioni comuni, ripercorre le parole e le pareti scalate, con pagine commoventi e piene di gratitudine, che contraddicono l’assenza dell’amico. Spazio anche ai progetti di educazione all’immagine per la formazione allo sviluppo sostenibile del T4Future – Trento Film Festival For Future: al Lab Scrittura, Pad 2, presentazione di Tra cinema e natura, il kit didattico realizzato dal Trento Film Festival per promuovere l'audiovisivo come strumento educativo e approfondire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 attraverso il cinema. Il progetto è un’iniziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da Mim e Mic.