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I Vignaioli aprono le porte del loro mondo per valorizzare le persone e migliorare il settore dell'accoglienza. Oltre 500 etichette di vino protagoniste a Hospitality

Tutto è pronto per [Spazio]Vignaiolo, una proposta a Hospitality di Riva del Garda Fierecongressi per stappare una serie di bottiglie rigorosamente "indipendentiste", nel senso "vini rispettosi solo del carattere del territorio d’origine, delle tecniche enologiche più ecosostenibili, con la mano del vignaiolo/a che ne caratterizza l’indole"

Di Nereo Pederzolli - 04 febbraio 2024 - 18:08

TRENTO. Lo sottende la parola stessa: spalancare le porte per accogliere, aprirle per valorizzare anzitutto le persone, quelle che lavorano per migliorare l’accoglienza, quella alberghiera e della cosiddetta Ho.Re.Ca. comparto che raggruppa una miriade di settori. Tanti dei quali chiamati a confrontarsi - a partire da domani, lunedì 5 febbraio - nei padiglioni di Riva del Garda Fiera Congressi. Con una importante novità, un poderoso supporto alla kermesse: quella dei vignaioli. Il modo più beneaugurante per brindare alla Fiera, al rilancio dell’ospitalità, al modo di proporre vini d’autore alla miriade di operatori che visiteranno la 48esima edizione di Hospitality, il Salone più autorevole a livello nazionale.

 

Vino sugli scudi, ma non semplici proposte enoiche: in scena i più autorevoli "artigiani del gusto enoico", personaggi che interpretano la vite come uno spartito musicale, con variazioni assolutamente personali. Garantendo vini altrettanto singolari.

 

Non a caso l’iniziativa fieristica è promossa con il supporto del loro grintoso Consorzio, quello dei Vignaioli indipendenti del Trentino, legati alla Federazione nazionale, quella appunto dei Vignaioli indipendenti, in sigla Fivi.

 

Tutto è pronto per stappare una serie di bottiglie rigorosamente "indipendentiste", nel senso "vini rispettosi solo del carattere del territorio d’origine, delle tecniche enologiche più ecosostenibili, con la mano del vignaiolo/a che ne caratterizza l’indole, pure l’espressione sensoriale". Nei padiglioni fieristici - precisamente nel B4 di Hospitality- ci sarà uno ‘Spazio Vignaiolo’, coinvolgendo 50 aziende del Trentino, 25 dell’Alto Adige, dislocate nel proseguo della kermesse con altre 25 cantine venete e altrettante del vino lombardo.

 

Una serie di banchi d’assaggio per sorseggiare le più convincenti elaborazioni enologiche, tutte con il marchio Fivi. Non mancheranno convegni, degustazioni di cibo sopraffino e confronti tra operatori turistici e stampa specializzata. Sempre con lo ‘Spazio Vignaiolo’ cornice e teatro d’animazione enoica.

 

La Fivi del Trentino è tra le più dinamiche a livello nazionale. Raccoglie lo spunto, le prerogative di un movimento nato in Francia e dove - a Montpellier, nei primi Anni 2000 - s’è tenuto il Congresso europeo. Per il Trentino erano presenti alcuni esponenti di rilievo tra i vitivinicoltori veraci: rappresentanti dei Foradori, della Pravis di Lasino, ma anche alcuni vitivinicoltori sudtirolesi, pure il compianto Augusto Zadra detto El Zeremia, l’uomo che ha recuperato il Groppello di Revò, vitigno e vino ora accudito con maestria dal figlio Lorenzo.

 

Da quel convivo francese è scaturito un progetto molto intraprendente, non solo indipendente. Rilanciato nel 2008 dal Congresso di Fondazione ospitato a Pollenzo, negli spazi universitari di Scienze Gastronomiche di Slow Food.

 

Adesso il Consorzio Vignaioli del Trentino raggruppa quasi un centinaio di aziende, le più caratteristiche. Con una nutrita schiera di giovani, uomini e donne - molto determinate queste ultime, forse più di tanti cantinieri, come la stessa presidente, Clementina Balter - che nel giro di poche vendemmie hanno scalato i vertici del buon bere, non solo dolomitico. Insomma, i protagonisti del buon vino spalancano le loro ‘porte fieristiche’ e versano nei bicchieri tanti saperi, per un confronto molto conviviale.

 

Dal canto suo Fieracongressi ha concretizzato alcune alleanze strategiche con importanti realtà quali Slow Food, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, con Faita FederCamping, e con i vignaioli, per implementare l’area speciale Winescape dedicata all’enoturismo. Grazie a questa partnership nasce dunque lo Spazio Vignaiolo, che guiderà i visitatori in un viaggio nella tradizione vitivinicola italiana per scoprire nuovi produttori trentini, e non solo, e vivere esperienze sensoriali uniche con grandi prodotti di qualità.

 

Impegno per affrontare al meglio il mondo turistico che cambia, intuendo prospettive e l’evoluzione stessa dell’offerta. Per conoscere ogni dettaglio di questa iniziativa - da domani fino l’8 febbraio (Qui info).

 

Non solo: anche quest’anno si potrà organizzare la propria visita in fiera con l’app Hospitality Digital Space, una piattaforma virtuale per gestire gli appuntamenti, fare networking, visionare il catalogo prodotti ed espositori e consultare il palinsesto completo degli eventi.

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